Trekking: ecco alcune mete che vi consigliamo

Sempre più persone decidono di immergersi nella natura praticando trekking: un viaggio lento ed esperienziale in destinazioni lontane dal caos urbano.

Per gli appassionati, e per tutti coloro che desiderano cimentarsi in questa pratica, ecco alcuni cammini e sentieri che vi segnaliamo.

Tra vette alberate, pianure in fiore e pendii sul mare, ognuno è libero di esplorare paesaggi mozzafiato.

Alla scoperta della Val di Gresta

Conosciuta come l’orto biologico del Trentino, la Val di Gresta entra da quest’anno a far parte del Garda Trentino.

Con i suoi paesaggi, la ricca produzione di ortaggi e i piacevoli percorsi bike e trekking, arricchisce ulteriormente l’offerta territoriale del Garda Trentino, con particolare focus sul turismo consapevole e ‘naturalmente’ slow.

trekking dolomitiUn luogo da ricercare, al di fuori delle mete più affollate del fondovalle, nel verde profondo ai piedi del monte Stivo… è la Val di Gresta, cuore rurale del Garda Trentino, dove la bellezza coincide con la bontà!

Primo distretto biologico del Trentino, si sviluppa tra i 200 metri della Piana di Loppio e i 1300 di Passo Bordola.

L’anima agricola è favorita dall’incontro tra le caratteristiche uniche del terreno, il posizionamento dei campi e le temperature miti.

La Val di Gresta, infatti, gode di esposizione a sud e della vicinanza al Lago di Garda, che libera i benefici effetti dell’Ora (un vento tipico del posto).

A questa originale vocazione si aggiungono le pratiche agricole biologiche, sostenibili e intimamente legate al ritmo delle stagioni, a un tempo che non è scandito dagli orologi ma dagli eventi naturali.

Una visita in Val di Gresta invita proprio ad abbracciare questo ritmo, a rallentare e a godersi ogni minuto.

Anche quando si decide di praticare attività fisica all’aria aperta, l’effetto rigenerante del verde è assicurato.

Trekking adatti a tutti

Come avviene percorrendo il sentiero pianeggiante tra i campi coltivati dalle trincee alla cima del Monte Creino.

L’escursione, poco impegnativa e adatta a tutti, si addentra nel bosco dove, ai lati della strada, si incontrano numerosi allestimenti di ‘arte ambientale’ realizzati dagli alunni delle scuole elementari della valle.

L’itinerario prosegue fino ai primi resti di quello che fu un importante caposaldo e osservatorio di artiglieria austroungarico; percorrendo la trincea, si arriva verso la cima del Monte Creino, spettacolare terrazzo sul Lago di Garda.

Altrettanto accessibile e caratterizzato da un meraviglioso panorama, il percorso che da Passo Bordala porta fino al Monte Biaena.

La partenza per questa camminata è proprio da Passo Bordala tra la Valle di Gresta e la Vallagarina. Inizialmente la strada è asfaltata, attraversa alcuni prati, per poi immergersi nel bosco. Già a metà strada, si può godere del panorama del Monte Stivo, della Val di Gresta e sullo sfondo il Lago di Garda.

Si prosegue sul sentiero superando il rifugio ‘Capanna Monte Biaena’ e si raggiungono i prati in vetta: lo sguardo si apre sulla Vallagarina e le sue montagne; in primavera e inizio estate i prati sono in fiore, tra peonie e anemoni di montagna la vista è impagabile.

Trekking ad Arabba

Per chi ama il movimento all’aria aperta e le escursioni in quota alla scoperta degli scorci più suggestivi delle vette dolomitiche, Arabba (Belluno) e la sua valle offrono una vasta gamma di sentieri che si snodano attraverso passi alpini, valli nascoste e verdi pascoli, di tutti i livelli di difficoltà.

Qui gli amanti del trekking trovano pane per i loro denti: respirando l’aria fresca di montagna si possono scoprire, camminando, luoghi davvero magici, panorami che lasciano senza fiato e anche avvistare flora e fauna selvatiche uniche.

Attraversando boschi di abeti profumati e laghi cristallini, la passeggiata in montagna immersi in un paradiso naturale si può rivelare un’esperienza ‘active’ indimenticabile.

Apertura impianti del comprensorio Arabba-Marmolada durante la stagione estiva: dal 15 giugno al 22 settembre 2024.

Ecco due suggerimenti.

  • Salita al Piz Boè

Il percorso parte dal Passo Pordoi dove si può scegliere se salire a piedi fino alla forcella Pordoi e continuare verso la cima (3.152 mt), oppure prendere l’impianto funiviario del Sass Pordoi e risparmiare più o meno un’ora e mezza di fatica per raggiungere la cima in meno di 2 ore (tempo impianto incluso). Una volta arrivati in vetta, al cospetto della celebre croce di ferro, lo spettacolo che si apre davanti agli occhi è davvero impagabile.

  • Percorso verso Altopiano del Cherz

Passeggiata panoramica molto suggestiva che da Arabba conduce verso il Passo Campolongo e all’altopiano del Cherz, da dove è possibile godere di una vista mozzafiato a 360° sulle Dolomiti, con tutta la catena del Portavescovo, il massiccio del Sella sempre imponente sulla valle, Civetta e Pelmo tra le tante. La bellezza e la magia del luogo invitano a rilassarsi sui prati e a sostare a lungo in quota, ma per chi volesse proseguire ci sono diversi itinerari circolari dall’altopiano facilmente individuabili dalla carta dei sentieri. Si torna poi attraversando la frazione di Varda che offre uno scorcio suggestivo sul paese di Arabba e il Sass Ciapel.

Canarie: sulle tracce dei cammini storici

Spostandoci all’estero, scopriamo insieme i cammini storici delle isole Canarie, testimoni della straordinaria natura di queste terre vulcaniche.

Attraverso i secoli, questi percorsi hanno collegato comunità isolate, consentendo scambi commerciali e percorsi spirituali, offrendo a viandanti e pellegrini un’esperienza unica che abbraccia la natura dell’arcipelago.

Dalle dune di Maspalomas alla maestosità delle montagne di La Palma, dai sentieri dei pastori alle mulattiere, ogni cammino racconta la vivacità di queste terre e delle popolazioni che le hanno abitate.

Il Cammino di Los Gracioseros per i commerci (Lanzarote)

trekking canarieGli indigeni della più piccola delle Canarie, La Graciosa, avevano la necessità frequente di attraversare in barca il braccio di mare e raggiungere Lanzarote.

Dalla costa dell’isola maggiore, dove attraccavano con le loro imbarcazioni, parte Il Cammino di Los Gracioseros che corrisponde al tragitto che conduceva ai villaggi interni, qui si svolgevano i mercati.

Era un viaggio indispensabile per gli scambi commerciali, portavano pesce essiccato e lo scambiavano con prodotti agricoli, in prevalenza erano le donne a fare la traversata e a salire lungo il tortuoso sentiero di 4,5 chilometri che si snoda tra le rocce di Famara, nel nord di Lanzarote.

Da qui si gode una vista senza pari.

Il Cammino di La Faya, attraverso boschi e osservatori (La Palma)

Questa escursione nasce per esplorare le aree boschive dell’isola, attraversa la zona orientale di La Palma.

Il cammino di La Faya permette di godere di scenari incredibili che tengono sempre il mare come punto d’arrivo e lungo la strada abbraccia diversi ecosistemi come i maestosi boschi di pino nella località di El Paso.

Sono molti i punti panoramici, come il Mirador Astronómico del Llano del Jable, da cui si può godere di una magnifica vista sulla costa orientale di La Palma.

Il percorso raggiunge un’altitudine massima di 1.530 metri sul livello del mare e dura oltre cinque ore.

Il ‘Cammino di Santiago’ delle Canarie (Gran Canaria)

Dune, paesaggi vulcanici, riserve naturali e siti archeologici sono le meraviglie naturali che attraversa il Cammino Giacobeo di Gran Canaria.

Il Cammino di Santiago Gran Canaria è una traversata nella direzione Nord-Sud che permette di conoscere tutta l’isola, si può percorrere a tappe, in totale sono 70 km e il dislivello si aggira attorno ai 2500 metri.

Il percorso inizia alle dune di sabbia di Maspalomas, nel sud di Gran Canaria: prima tappa è il villaggio bianco di Fataga, situato in una gola naturale conosciuta come la Valle delle Mille Palme.

Secondo la tradizione, il tratto di sentiero che va da Maspalomas a Tunte fu creato da alcuni marinai galiziani nel XV secolo; ispirati dallo stesso San Giacomo a costruire un eremo sulle alture di Tirajana per la grazia di cui godettero mentre superavano una terribile tempesta nell’oceano.

Dopo Tunte, inizia il secondo tratto del Cammino che porta a Cruz de Tejeda e abbraccia le cime di Gran Canaria.

La parte finale che collega la Cruz de Tejeda a Gáldar, è forse la quella più speciale del percorso, caratterizzato da formazioni vulcaniche e aree coltivate con piccoli insediamenti rurali.

In questo tratto si ammirano il Risco Caído e le Montagne Sacre di Gran Canaria, patrimonio mondiale dell’UNESCO.

 

 

Immagine di Copertina Roberto De Pellegrin

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