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Dolomiti: sport, benessere e relax tra panorami mozzafiato

Siete mai stati sulle Dolomiti?

Tra coloro che amano la montagna in molti potrebbero rispondere di sì, per chi invece la bella stagione fa rima con spiaggia e mare è meno probabile.

Tuttavia, vale la pena conoscere alcune delle esperienze offerte da queste località montane: trekking panoramici, laghi per rilassarsi o praticare sport, borghi antichi che tramandano mestieri affascinanti della cultura artigianale.

Questi motivi, e molti altri ancora, potrebbero forse incuriosirvi per scoprire un gioiello della nostra penisola.

Che sia per l’imminente ponte del primo maggio, o per un weekend di sole estivo, le Dolomiti vi aspettano!

Gite in bici e passeggiate con gli alpaca sulle Dolomiti

A Luson, a due passi da Bressanone (Alto Adige), da questa estate, l’incantevole family hotel Sonnwies insegna a tutta la famiglia ad andare in bicicletta.

La bike school è dedicata ai bambini di tutte le età e anche alle mamme e ai papà che vogliono mettere alla prova il loro equilibrio. I maestri istruiscono sulle diverse tecniche per pedalare nei boschi e su terreni accidentati in totale sicurezza; si apprende come percorrere le discese e come calibrare le forze quando si va in salita.

alpaca dolomitiTutti i trucchi del mestiere saranno svelati. In hotel si possono noleggiare differenti modelli di bicicletta (per tutte le età) e tutto l’occorrente per esplorare i dintorni sulle due ruote, compresi anche i rimorchi per portare i bambini molto piccoli.

Ma non è tutto. Gli alpaca dell’hotel Sonnwies si godono l’aria fresca di montagna nelle stalle estive. Per le escursioni si recano nel bosco che confina direttamente con l’hotel. L’escursione con introduzione e successiva pettinatura e strigliatura dura in tutto un’ora e diventa un’esperienza unica per tutta la famiglia. L’escursione con gli alpaca parte direttamente dall’hotel.

Inoltre, l’hotel Sonnwies mette a disposizione una fattoria biologica per grandi e piccini. Qui si impara ad avere contatto con gli animali e si impara anche a fare il burro con il latte fresco delle mucche. Nel laboratorio, il latte viene riscaldato e mescolato: tanto divertimento e genuina creatività per ottenere un prodotto dal sapore di montagna.

Con gli animatori, i bambini diventano anche piccoli chef e piccoli pasticceri: si impasta la pizza, si fanno i canederli, si impara a decorare le buonissime torte con il cioccolato.

Una gita in Val Gardena

La Val Gardena si trova nel cuore delle Dolomiti, in Alto Adige, tra le montagne più maestose del mondo. Con i suoi 25 chilometri di lunghezza e le tre lingue parlate, sa entusiasmare allo stesso modo chi ama la natura, gli sport invernali, il relax estivo e la cultura.

Immersa nell’incontaminato Parco naturale Puez-Odle, area delle Dolomiti Patrimonio mondiale UNESCO, la Val Gardena promette incomparabili esperienze di montagna, in ogni momento dell’anno. Ciò che rende unica una vacanza in questa valle è il panorama straordinario degli spettacolari gruppi delle Odle, Stevia, Altopiano del Puez, del Cir, del Sella e dell’incomparabile Sassolungo.

Con oltre 300 giorni di sole all’anno, gli ospiti possono godere dello spettacolare scenario delle Dolomiti ma anche osservare il connubio fra artigianato e tradizione e partecipare a divertenti attività sportive outdoor, nello scenario alpino.

L’unicità della Val Gardena nasce, quindi, dal connubio fra la tradizione vissuta e le infinite possibilità di trascorrere vacanze attive, ritempranti e ricche di spunti.

Attenzione, però, la Val Gardena non è solo questo. È, infatti, anche la culla dell’arte altoatesina, e in particolare quella della scultura su legno. Con creatività e abilità, i gardenesi, già dagli inizi del 17esimo secolo, si specializzarono nella creazione di oggetti e sculture in legno e ancora oggi questa lavorazione rappresenta per la Val Gardena un settore economico molto importante dopo il turismo.

Trekking sulle Dolomiti: le Tre Cime di Lavaredo

Leggende e montagna è un binomio consolidato, anche nel Consorzio Turistico Tre Cime Dolomiti in Veneto.

Per spiegare certi fenomeni, la diffusione di un particolare fiore o la formazione stessa delle maestose vette, si ricorre a racconti popolari che si tramandano tra le generazioni ogni volta con sfumature diverse, tanto che alle volte non si riconosce più la storia originaria.

È il caso delle Tre Cime di Lavaredo, ma anche dei Cadini di Misurina e del Sorapis.

Tra una leggenda e l’altra si seguono percorsi sempre nuovi alla scoperta di queste montagne, godendosi viste mozzafiato sulle imponenti cime dolomitiche.

Gli asceti di pietra dei Cadini

Cadini di Misurina DolomitiLa leggenda racconta che un gruppo di asceti aveva trovato posto in mezzo alle montagne, sopra la Valle dell’Ansiei, proprio nel luogo dove oggi sorgono i Cadini di Misurina. Gli uomini adoravano il sole e levavano in alto le mani in preghiera verso il cielo all’ora del tramonto. Fu durante una di queste preghiere che, per sfuggire al male, gli uomini vennero trasformati in giganti di pietra così da levarsi gloriosi al di sopra delle tentazioni terrene.

Ancora oggi, là dove le Dolomiti si innalzano tra torri e pinnacoli rocciosi, le vette dei Cadini appaiono come mani giunte in preghiera circondate dalle nevi eterne.

Ci sono diversi percorsi che si addentrano nel gruppo montuoso dei Cadini, di grado di difficoltà differente a seconda della preparazione.

Sul versante meridionale, ad esempio, una piacevole passeggiata panoramica di meno di 10 km mette in collegamento il Rifugio Col de Varda a 2.115 metri d’altitudine, raggiungibile attraverso la seggiovia, e il Rifugio Città di Carpi a 2.110 metri s.l.m. Il dislivello è di appena 270 metri ma il percorso è un vero e proprio balcone sulla catena delle Marmarole, l’imponente Sorapìss e il maestoso Cristallo, fino alle Tofane che fanno da sfondo a Cortina.

Le lacrime del re Sorapis 

Il Gruppo dei Sorapis è costituito dal massiccio centrale che comprende a sua volta la Punta Sorapis a 3.205 metri s.l.m., la Fopa di Mattia a 3.155 metri, la Croda Marcora a 3.154 metri e le Tre Sorelle a 3.005 metri.

Punta Sorapis DolomitiAi suoi piedi il meraviglioso Lago di Sorapis, sulle cui acque turchesi si riflettono le maestose cime.

Uno spettacolo, grazie anche alla particolare tonalità del lago.

La leggenda racconta che una bimba viziata e capricciosa di nome Misurina chiese al suo papà, un re gigante chiamato Sorapis, di procurargli lo specchio Tuttosò attraverso il quale poteva finalmente soddisfare la sua infinita curiosità. La fata del Monte Cristallo diede lo specchio al re, in cambio però gli chiese di trasformarsi in una grande montagna che potesse dare un po’ d’ombra al suo giardino. La figlia Misurina accettò lo scambio e non appena ebbe lo specchio, il suo papà si trasformò nella grande montagna. Le sue lacrime diedero vita al Lago di Misurina, i cui tanti riflessi sarebbero proprio frutto dello specchio magico custodito ancora tra le sue acque.

Gli sportivi allenati possono cimentarsi nel Giro del Sorapis dedicando due giorni al trekking e prevedendo due pernottamenti, uno al Rifugio Vandelli punto di partenza dell’anello, e uno al Rifugio San Marco.

Un itinerario impegnativo ma fattibile in giornata è quello che da Passo Tre Croci (1.805 m) arriva a Forcella de Marcuoira a 2.307 metri s.l.m. passando per il Rifugio Vandelli a 1.928 metri di altitudine. Il percorso ad anello misura poco più di 13 km, con dislivello complessivo di 1.000 metri, e richiede 4 ore e 40 minuti di cammino circa.

Dolomiti: i laghi offrono relax e numerose attività

Il lago è l’ambiente montano per eccellenza dell’estate.

Sostare un po’ al sole lungo la riva, immergere i piedi stanchi nell’acqua ghiacciata, aguzzare la vista alla ricerca di pesciolini e piccoli anfibi, sfidarsi nella classica conta di rimbalzi dei sassi sull’acqua.

E poi pesca sportivapedalòbarche a remi.

Canoa, kayak e dragonboat sul Lago di Auronzo 

Seguendo il corso d’acqua dell’Ansiei e dal Lago di Misurina percorriamo tutta la val d’Ansiei per arrivare ad Auronzo e al Lago di Santa Caterina.

Uno specchio d’acqua dalle mille sfumature che vanno dal blu al verde smeraldo e in cui si specchiano la Croda dei Toni, i Cadini e le maestose Tre Cime di Lavaredo.

Un’ampia pista ciclopedonale costeggia quasi tutto il perimetro del lago regalando una suggestiva pedalata panoramica. Chi preferisce può addentrarsi nel lago a bordo di barche a remi, kayak e pedalò, per una versione più romantica o sportiva o ancora divertente.

A bordo lago si trovano spiagge attrezzate per abbronzarsi o rilassarsi all’ombra, magari gustando un picnic a base dei prodotti tipici cadorini, oltre a parco giochi per i bambini e piscina. La sera si può tirar tardi aspettando il tramonto per gustarsi una vista davvero spettacolare e scattare una foto ricordo dal ponte in legno che collega le due sponde.

Dal punto di vista sportivo, il Lago di Santa Caterina, posto a 840 metri s.l.m., è ideale per ospitare gare e ritiri di club e nazionali di canoa, kayak e dragonboat (canoa a 20 posti).

La Roggia dei Mulini del rio Rin

mulini DolomitiL’Ansiei è uno dei più grandi affluenti dello storico fiume Piave e in località Treponti si ha la confluenza dei due corsi d’acqua.

È qui che si possono scoprire anche i Bagni di Gogna e le sorgenti d’acqua sulfurea che un tempo hanno fatto della zona un centro termale all’avanguardia.

Da qui si raggiungono facilmente anche i piccoli centri di Vigo e Lozzo di Cadore, che distano tra loro appena 4 km. A Lozzo in particolare l’acqua torna protagonista attraverso il rio Rin, lungo il quale trovano posto fin dal 1700 splendidi mulini e altre attività che sfruttavano la forza dell’acqua.

Nel tempo le attività sono state chiuse, ma seguendo la Roggia dei Mulini si possono ancora ammirare i diversi opifici utilizzati un tempo, mulini, fucine e segherie.

Un modo per immergersi nelle tradizioni e nei mestieri paesani, grazie anche ai diversi tabelloni espositivi presenti lungo il percorso.

 

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