Menopausa: l'importanza degli stili di vita corretti e dei test di screening

Menopausa: l’importanza degli stili di vita corretti e dei test di screening

Sono oltre 20.000 le donne che in Italia muoiono ogni anno a causa di stili di vita scorretti.

Sono invece più di 64.000, di età compresa tra i 50 e i 69 anni, che ogni anno ricevono una diagnosi di tumore.

Questi dati sono emersi da un sondaggio fatto per la nuova campagna “Menopausa meno…male!”, promossa dalla Fondazione Insieme contro il cancro.

L’iniziativa è stata ideata con l’obiettivo di mettere al centro la salute della donna non più in età fertile.

Aiutarla nell’affrontare al meglio questo cambiamento davvero delicato e diffondere una nuova cultura della prevenzione e della gestione dei piccoli e grandi disturbi che questa fase della vita può comportare.

“Con la nostra nuova campagna vogliamo insegnare alle donne come comportarsi per stare alla larga dai tumori dopo i 50 anni.

Non è mai troppo tardi per iniziare a prendersi cura della propria salute.

La prevenzione oncologica non ha età”, dice Francesco Cognetti, presidente di Insieme contro il cancro.

La menopausa

Nella maggior parte dei casi si presenta intorno ai 50 anni, con un intervallo di normalità tra i 45 e i 55.

Si entra “ufficialmente” in menopausa dopo l’interruzione del ciclo mestruale per 12 mesi.

Viene ancora considerato come un periodo delicato nella vita della donna.

Infatti, il 59% delle italiane dichiara di sentirsi peggio di prima, però per 6 su 10 si tratta di una fase positiva.

Le trasformazioni che ogni donna affronta in questo momento della vita sono molteplici.

Spesso l’insorgere della menopausa genera una serie di problemi collegati, nel 90% dei casi, alla chiusura del cosiddetto “ombrello estrogenico”.

Gli estrogeni svolgono funzioni vasodilatatorie, endotelioprotettive (salvaguardano il rivestimento interno dei vasi), controllano la pressione, il flusso sanguigno e intervengono sia sul profilo lipidico che su quello glicemico.

Inoltre, con la menopausa il pH diventa meno acido (più alcalino) e aumenta il rischio di contrarre infezioni urinarie (vaginiti, cistiti ricorrenti), oltre a determinare secchezza e fastidi durante i rapporti.

Ogni cambiamento però, rappresenta una possibilità di evoluzione e miglioramento e proprio per questo è indispensabile affrontare la menopausa con il giusto approccio.

Stili di vita sbagliati

I risultati del sondaggio condotto su 2.014 donne residenti in Italia d’età compresa tra i 40 e i 70 anni per la campagna nazionale “Menopausa meno… male!”, non ha registrato dati ottimali per quanto riguarda gli stili di vita.

Il 24% fuma regolarmente mentre il 21% ammette di bere alcol tutti i giorni.

Solo 4 su 10 sostengono di seguire una dieta sana ed equilibrata e il 46% invece non pratica mai sport e attività fisica.

“Soprattutto quest’ultima è molto importante”, dice Alessandra Fabi, Responsabile Medicina di Precisione Neoplasia della Mammella presso Policlinico Universitario Gemelli di Roma.

“Infatti consigliamo alle donne in menopausa di programmare quotidianamente un po’ di attività fisica.

Lo sport riduce i sintomi di ansia, depressione, stress e solitudine che possono interessare le over 50.

Dal punto di vista oncologico è poi dimostrato come sia in grado di ridurre almeno del 50% la mortalità e il rischio di cancro al seno.

Inoltre, diminuisce del 60% la probabilità di essere colpiti di cancro al colon.

Lo sport, consigliato durante la menopausa e in post-menopausa, dovrebbe essere a basso impatto meccanico per evitare l’insorgenza di lesioni muscolo-scheletriche”.

I test di screening

Sempre secondo il sondaggio il 71% delle donne dichiara che ogni due anni si sottopone a una mammografia.

Il 52% non esegue regolarmente il Pap test o il test HPV e solo il 41% afferma si svolgere ogni biennio l’esame del sangue occulto delle feci.

“Sono i tre programmi di screening disponibili in tutta Italia per la prevenzione del tumore del seno, della cervice uterina e del colon-retto.

Sono esami assolutamente sicuri, poco invasivi e gratuiti eppure registriamo tassi d’adesione relativamente bassi tra la popolazione femminile.

Il Covid-19 ha di fatto interrotto molte di queste prestazioni sanitarie su quasi tutto il territorio nazionale, soprattutto durante la prima ondata.

A quasi un anno dalla fine del primo lockdown totale gli screening sono fermi o ripartiti molto lentamente perché il nostro sistema sanitario è ancora in forte difficoltà.

Invitiamo quindi tutte le italiane a ricominciare a sottoporsi a questi esami salvavita”, spiega Riccardo Masetti, Direttore della UOC di Chirurgia Senologica del Policlinico Gemelli di Roma.

Inoltre dal sondaggio emerge come il 31% delle intervistate non va regolarmente dal ginecologo per visite e controlli.

“Tutte le donne a partire della pubertà dovrebbero venire regolarmente nei nostri ambulatori.

Questo vale anche per quelle in menopausa in quanto si tratta comunque di una fase della vita femminile in cui la salute e il benessere devono essere tenuti sotto stretta osservazione.

A partire dai 45/50 iniziano i programmi di screening oncologici e altri esami devono essere eseguiti regolarmente.

In tutto questo il ginecologo ha un ruolo fondamentale di assistenza e supporto alle donne”, dice Giovanni ScambiaPast President della SIGO – Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia.

“Grazie ad accorgimenti quotidiani i disturbi della menopausa e la metamorfosi psicofisica non devono più rappresentare un problema.

I cambiamenti storici e culturali hanno quasi rimosso l’accezione negativa dal punto di vista sociale.

Tutto questo permette a una donna di affrontare al meglio anche il cambiamento del corpo.

La menopausa non è “l’inizio della fine”, bensì una fase piena di opportunità.

Un momento in cui prendersi cura di se stesse, per prevenire eventuali problemi e allargare i propri orizzonti, esplorando nuove possibilità”, conclude Paola Malaguti,Dirigente medico presso l’oncologia medica 1 INT Regina Elena.

Menopausa: l’importanza della prevenzione

Ogni anno in Italia più di 64mila donne, d’età compresa tra i 50 e i 69 anni, si ammalano di tumore.

I comportamenti scorretti come tabagismo, abuso di alcol, eccesso ponderale, inattività fisica e dieta scorretta provocano ogni anno oltre 20mila decessi tra il genere femminile.

Quindi se vogliamo sconfiggere le malattie oncologiche bisogna favorire la prevenzione sia primaria che secondaria anche dopo i 45-50 anni.

Perché come dimostra la nostra indagine non sempre stili di vita sani e l’adesione ai programmi di screening sono tra le priorità delle italiane non più giovanissime”, dice Francesco Cognetti.

Alcuni accorgimenti per fare prevenzione sono:

  • Segui sane abitudini alimentari: una dieta ricca di vitamine, soprattutto D ed E, proteine, carboidrati, sali minerali, calcio e ferro, Omega3.
  • Controlla il tuo peso.
  • Assumi regolarmente acqua in quantità elevata, anche se non hai sete: non meno di 1,5-2 litri al giorno.
  • Non fumare. Il fumo è nemico della bellezza e accelera tutti i processi di invecchiamento del nostro corpo.
  • Se bevi alcol, fallo con moderazione: la quantità consigliata corrisponde a poco meno di un bicchiere di vino al giorno, durante i pasti principali.
  • Fai movimento: l’esercizio fisico garantisce il benessere dell’organismo e della mente.
  • Stimola il cuore e la mente: considera la menopausa come una seconda giovinezza. Non rinunciare alla tua intimità e alle tue passioni.
  • Contro i piccoli disturbi consulta sempre il tuo medico di famiglia e il tuo ginecologo.
  • Effettua sempre i controlli di screening a cui sei invitata come mammografia e sangue occulto nelle feci, e continua a eseguire il Pap test.
  • Accogli la menopausa con serenità: è una fase della vita che, come tutte, presenta alti e bassi, vantaggi e fastidi. Se la affronti con consapevolezza ed entusiasmo, potrai godere pienamente questa nuova stagione della tua vita.

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