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I dieci punti chiave per affrontare la pandemia del diabete in Italia

Consentire ai sistemi sanitari di far fronte alla pandemia di diabete, ottenendo al contempo i migliori risultati possibili per le persone che soffrono di questa malattia, e garantire la traduzione della ricerca in azioni politiche per una migliore cura di questa patologia a livello nazionale, ponendo l’attenzione su temi quali l’importanza dei registri, il ruolo dell’assistenza integrata e degli strumenti digitali, la predisposizione di misure adeguate al contrasto per il diabete di tipo 1 e di tipo 2.

È questo il contenuto della ‘chiamata all’azione’ condensata nei dieci punti del Manifesto per Il diabete in Italia, presentato qualche giorno fa dallo European Diabetes Forum Italia (EUDF Italia).

Diabete: ne soffre 1 persona su 10 in Europa

Ad oggi quasi 1 persona su 10 in Europa soffre di diabete.

sintomi diabeteSi tratta di circa 60 milioni di persone, e si prevede saranno 81 milioni nel 2045 con un aumento del 35 per cento.

A questi si aggiungono, sempre in Europa, ad oggi, circa 22 milioni di casi che si stima non siano diagnosticati.

Il diabete causa cecità, amputazione e insufficienza renale, contribuisce alla riduzione della qualità della vita e alla perdita di produttività lavorativa.

Infatti, è un ‘killer silenzioso‘, costituisce un peso clinico e socioeconomico in crescita. Una vera a propria pandemia che i sistemi sanitari non sono sufficientemente progettati e attrezzati per poter gestire in modo efficace.

In Italia nel 2022 erano circa 3,9 milioni i cittadini che dichiaravano di avere il diabete, il 6 per cento della popolazione.

Nel 2020 nel nostro Paese si sono registrati 20 mila decessi in più rispetto al 2019 per colpa di questa malattia. Un totale di 95 mila decessi, 11 ogni ora.

L’8 per cento del budget sanitario totale in Italia è investito nel diabete.

Il costo medio annuo per una persona con diabete è di 2.800 euro. Si tratta di spese per la maggior parte legate alle ospedalizzazioni (le persone con diabete hanno un rischio due volte maggiore di essere ricoverate), per l’8,8 per cento ai farmaci e per il 3,5 per cento ai presidi.

Le criticità del Sistema Sanitario italiano

La recente esperienza, maturata a causa dell’emergenza pandemica da COVID-19, ha fatto emergere una serie di criticità del sistema, acuite dalla riduzione nei volumi di attività diagnostica e, più in generale, dalla diminuzione della popolazione assistita in diabetologia.

L’aumento di malattie croniche come il diabete, con pazienti caratterizzati da marcata vulnerabilità e fragilità, ha reso evidente la necessità di ripensare il rapporto tra assistito e territorio.

L’obiettivo è quello di aumentare la sinergia con i servizi attualmente offerti dai centri diabetologici multi-professionali. E, inoltre, di garantire maggiore integrazione tra le Strutture Diabetologiche e la Medicina del territorio.

C’è poi una problematica relativa alla difficoltà nell’accesso ai dati. Non esistono Registri né per il diabete di tipo 1 né per il diabete di tipo 2.

L’accesso ai dati amministrativi a scopo di ricerca è spesso ostacolato a livello regionale.

È ancora insufficiente l’utilizzo della digitalizzazione. La diabetologia italiana si è in gran parte dotata di utili strumenti elettronici per la gestione dei dati clinici.

Tuttavia, la condivisione di questi con altri specialisti e con la rete della medicina generale è ancora estremamente limitata.

Attualmente, i sistemi sanitari non sono organizzati in maniera adeguata per gestire malattie croniche, complesse e in crescita come il diabete. Pertanto, prevale la cosiddetta ‘inerzia clinica’ (difficoltà nell’iniziare o portare avanti una cura).

Vi è un allineamento limitato sui risultati appropriati per le persone che soffrono di diabete e la loro relazione con la spesa socio-economica.

Permane un forte stigma verso le persone che hanno questa malattia e la prevenzione non è vista come una priorità, nonostante siano aumentati i casi di diabete di tipo 2, principalmente a causa dell’obesità.

I dieci punti chiave del Manifesto per il diabete in Italia

“Di fronte all’incalzare di una patologia così diffusa e all’impatto che essa esercita sulla qualità di vita dell’individuo e sull’impegno economico e sociale è necessario che tutte le componenti che agiscono in ambito diabetologico si sforzino per ripensare a una gestione della malattia rinnovata, più efficace e più razionale”, dichiara il prof. Stefano Del Prato, Presidente EUDF.

  1.  Implementare l’assistenza integrata come un insieme emergente di pratiche che cerca di allontanarsi da un’assistenza frammentata, episodica e basata sul servizio, per favorire un’assistenza continua, coordinata e focalizzata sui risultati.
  2. Potenziare e razionalizzare l’assistenza alla persona con diabete, favorendo la crescita di ampie strutture specialistiche per l’adulto e per il bambino in costante e dinamico collegamento in rete con il territorio.
  3. Favorire la digitalizzazione sanitaria per aiutare a prevenire, diagnosticare e curare il diabete e migliorare l’aderenza delle persone affette dalla malattia.
  4. Promuovere l’uso di registri e dei sistemi di raccolta dati, integrandoli nel sistema di cura del diabete ed utilizzandoli quali strumenti essenziali per migliorare la qualità della cura della malattia garantendo risultati migliori per le persone con diabete.
  5. Aumentare i fondi per la ricerca sul diabete e sulle malattie endocrinometaboliche.
  6. Formare personale sanitario (infermieri, podologi, psicologi, dietologi…) da inserire nei team multidisclipinari per migliorare il sistema di cura della persona con diabete in tutte le fasce di età.
  7. Incrementare i posti per i medici in formazione specialistica in endocrinologia e malattie del metabolismo.
  8. Tutelare i diritti della persona con diabete nell’attività lavorativa, scolastica e sportiva.
  9. Promuovere campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini sulla prevenzione dell’obesità e del diabete, centrate sulla educazione a comportamenti alimentari salutari e sulla incentivazione dell’attività fisica.
  10. Garantire il pieno accesso alle cure e ai trattamenti in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale, assicurando equo accesso all’impiego delle tecnologie avanzate per il trattamento del diabete, in particolare in età pediatrica.

 

 

Foto di PhotoMIX Company: https://www.pexels.com/it-it/foto/persona-in-possesso-di-tubo-nero-1001897/

Foto di Nataliya Vaitkevich: https://www.pexels.com/it-it/foto/consapevolezza-natura-morta-dadi-diabete-6942171/

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