terapia colesterolo

Disponibile la prima terapia che riduce il colesterolo LDL con due somministrazioni l’anno

Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in Italia con oltre 220.000 decessi ogni anno, ovvero 25 persone ogni ora.

Il principale fattore modificabile per la riduzione del rischio cardiovascolare è il colesterolo LDL il cui aumento prolungato nel tempo, può determinare la formazione della placca nelle arterie, aumentando così il rischio di eventi ischemici acuti, come l’infarto del miocardio e l’ictus.

Per quanti hanno superato uno di questi eventi acuti, la prevenzione cardiovascolare diventa prioritaria per ridurre il rischio di recidive ischemiche e quindi migliorare la loro qualità di vita.

“Nell’ambito delle dislipidemie come l’ipercolesterolemia, il controllo dei livelli di colesterolo si rivela di fondamentale importanza. È evidente la necessità di un approccio che unisca l’assistenza ospedaliera a quella territoriale così da garantire una supervisione costante e personalizzata, rispondendo adeguatamente alle esigenze individuali dei pazienti”, dice Fabrizio Oliva Presidente Nazionale ANMCO, Direttore SC Cardiologia 1-Emodinamica ASST Niguarda.

“La soluzione a questo problema è arrivata attraverso Inclisiran, un farmaco che ha già ricevuto la rimborsabilità da AIFA lo scorso ottobre e che è capace di ridurre significativamente i livelli di colesterolo LDL con sole due iniezioni l’anno e che ora è finalmente disponibile in alcune regioni italiane tra cui Lazio, Lombardia, Campania e Puglia.

La modalità di somministrazione, saprà rendere la gestione del paziente più agevole con la possibilità anche di migliorare l’aderenza terapeutica”.

Lotta al colesterolo LDL: la soluzione con 2 iniezioni l’anno

Trattare l’ipercolesterolemia è possibile grazie anche a un nuovo farmaco di Novartis (Inclisiran) prescrivibile in associazione a una statina o ad altre terapie ipolipemizzanti orali. Chi può riceverlo sono persone che non rispondono alla terapia tradizionale con farmaci a base di statine e di ezetimibe, o sono intolleranti agli stessi, oltre che i soggetti affetti da forme gravi di dislipidemia familiare.

Viene somministrato da un operatore sanitario solamente 2 volte l’anno.

“Questa molecola appartiene a una nuova generazione di farmaci che mirano a combattere l’origine della malattia aterosclerotica”, spiega Alberico Catapano, Presidente SISA (Società Italiana per lo Studio della Aterosclerosi).

“Abbiamo grande fiducia nelle potenzialità di questo farmaco, che grazie al suo meccanismo d’azione rivoluzionario si prefigge di aiutare un numero maggiore di pazienti a raggiungere e mantenere i livelli ottimali di colesterolo LDL”.

Un nuovo approccio terapeutico

Si tratta della prima terapia che rappresenta un nuovo approccio alla gestione dei pazienti con ipercolesterolemia fino al 52% e si basa sull’impiego della tecnologia del RNA interferente che grazie al suo meccanismo d’azione, inibisce direttamente la produzione della proteina aumentando la capacità del fegato di eliminare dal sangue le lipoproteine denominate LDL .

“Questa molecola consente di affrontare direttamente la causa principale delle malattie cardiovascolari ischemiche, invece di contenere solo i suoi sintomi. Abbiamo grandi aspettative per questa innovazione terapeutica che riteniamo abbia il potenziale per superare le sfide dell’aderenza e della persistenza del trattamento”, dice Furio Colivicchi, Past-President dell’ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri).

“Inclisiran viene infatti somministrato per via sottocutanea da personale sanitario solo due volte in un anno. Vi è quindi assoluta certezza della terapia e dei suoi risultati”.

L’importanza della gestione delle dislipidemie

È molto importante aiutare questi pazienti a raggiungere e mantenere nel tempo i livelli ottimali di colesterolo LDL e lo è altrettanto offrire una migliore gestione territoriale della patologia cardiovascolare.

“La gestione delle dislipidemie, compresa l’ipercolesterolemia, è di fondamentale importanza per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e si rivela essenziale monitorare e gestire costantemente questi disturbi del metabolismo lipidico”, spiega Marcello Arca, Past President SISA (Società Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosi).

“Tuttavia, ci sono persone che non riescono a raggiungere i livelli di colesterolo LDL raccomandati nonostante l’impiego delle terapie convenzionali. Per queste persone, è fondamentale cercare opzioni terapeutiche aggiuntive e Inclisiran rappresenta una promettente opzione terapeutica per raggiungere i livelli ottimali di colesterolemia LDL”.

 

 

 

 

 

 

Immagine copertina di Artem Podrez https://www.pexels.com/it-it/foto/persona-donna-lavorando-tecnologia-5726794/

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