casa della comunità cos'è

Casa della Comunità: accogliente, risolutiva e vicina alla salute dei cittadini

Casa della Comunità e Casa della Salute. Cos’hanno in comune queste due espressioni?

La parola casa, che altro non è se non il luogo che più ci è familiare e dove incontriamo le persone che ci fanno stare bene.

La recente pandemia di Covid-19 ha dimostrato che il nostro sistema Sanitario, sebbene di alto livello, necessita di un potenziamento.

Ecco che, sul territorio nazionale, iniziano a sorgere le Case della Comunità, strutture sociosanitarie al servizio dei cittadini e in grado di allargare e semplificare l’accesso ai servizi sanitari.

La Casa della Comunità: come potenziare il Servizio Sanitario Nazionale

casa della comunità mede
Inaugurazione Casa della Comunità di Mede (Pavia)

La Casa della Comunità è il luogo fisico, di prossimità e di facile individuazione al quale l’assistito può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria. La CdC è una struttura facilmente riconoscibile e raggiungibile dalla popolazione di riferimento, per l’accesso, l’accoglienza e l’orientamento dell’assistito“, si legge nel Decreto della Gazzetta Ufficiale del 22 maggio 2022.

Il progetto del Ministero della Salute ha come obiettivo quello di potenziare e sviluppare l’assistenza sanitaria territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale implementando nuovi modelli organizzativi e ridefinendo le funzioni e il coordinamento delle realtà già presenti nel territorio. La previsione è di attivare sul territorio 1.350 Case di Comunità entro il 2026, sfruttando strutture già esistenti o di nuova gestione.

Cos’è la Casa della Comunità?

La Casa della Comunità prevede un modello di intervento multidisciplinare e al suo interno si troveranno équipe multiprofessionali composte da Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta, Specialisti Ambulatoriali, Infermieri e Psicologi.

Un unico luogo, vicino, abituale, dove incontrare sempre le stesse persone. Un vero e proprio punto di riferimento per i cittadini in termini di cure primarie, specialistiche e continuità dell’assistenza.

La continuità dell’assistenza è garantita per problemi di salute non di grave entità. Per esempio, una persona che si sente poco bene potrà recarsi nella struttura più vicina per accertamenti, evitando le innumerevoli ore di attesa nel pronto soccorso ospedaliero.

Il Medico di Medicina Generale presente in struttura potrà effettuare gli accertamenti necessari e, insieme a eventuali esami, decidere se rimandare il paziente a casa o al pronto soccorso.

“Eravamo abituati a lavorare da soli, ma grazie a questo sistema possiamo confrontarci direttamente in struttura con altri esperti per fornire ai pazienti una migliore panoramica circa le loro condizioni di salute”, afferma Cristiano Artusi, Medico di Medicina Generale a Forlimpopoli.

Perchè rivolgersi a queste strutture?

“Questo sistema permette di alleggerire la pressione sugli ospedali e fornisce un punto di riferimento sicuro, vicino e quasi ‘familiare’ ai pazienti. Possiamo garantire assistenza per problematiche non urgenti ma comunque di natura prioritaria rispetto ad altri interventi. Per esempio, pazienti con coliche renali, mal di testa, odontalgia e molto altro ancora”, aggiunge Loretta Vallicelli, responsabile infermieristico nella Casa di Comunità del distretto di Forlì.

la casa della comunitàIl signor Mario deve fare un controllo per il diabete. Anna ha bisogno di una visita pediatrica per il suo bambino. Luca vuole cercare assistenza sociale per la madre che non è più indipendente. Giulia vuole che uno specialista legga e analizzi i referti dei suoi esami. Tante storie, un unico luogo in cui poter trovare soluzioni.

I medici, grazie al continuo confronto in queste strutture, possono lavorare meglio. E i pazienti, oltre a risparmiare tempo e risorse, sono più sicuri grazie all’empatia che si instaura con gli specialisti.

“La Casa della Salute dev’essere la Casa della Comunità, accogliente, risolutiva e capace di dare risposte a quelli che sono i bisogni delle persone. Cittadini, quindi, prima ancora di pazienti”, afferma Andrea Zamboni, nefrologo e Medico di Medicina Generale presso l’hub di Ferrara.

Hub & spoke

Il Decreto distingue due modelli organizzativi per le Case della Comunità: le Case della Comunità hub e le Case della Comunità spoke

Le prime sono le strutture di riferimento, dovranno essere presenti ogni 40.000-50.000 abitanti, e articoleranno la loro azione in modo capillare nel territorio attraverso le Case della Comunità spoke e gli ambulatori dei Medici di Medicina Generale (MMG) e dei Pediatri di Libera Scelta (PLS).

Da dove deriva il modello hub & spoke

Il modello hub & spoke (letteralmente “mozzo e raggi”) è un modello organizzativo, preso in prestito dall’aviazione civile americana, che parte dal presupposto per cui determinate condizioni e malattie complesse necessitano di competenze specialistiche e costose. Non possono quindi essere assicurate in modo diffuso e capillare su tutto il territorio.

Per questo motivo tale organizzazione prevede la concentrazione della casistica più complessa in un limitato numero di sedi hub (centri di eccellenza) e di centri periferici spoke.

Professionisti nelle Case della Comunità di tipo ‘hub’

La Casa della Comunità di tipo hub, secondo Decreto, deve obbligatoriamente garantire:

  • Presenza medica h24 – 7 giorni su 7 anche attraverso l’integrazione della Continuità Assistenziale.
  • Presenza infermieristica h12 – 7 giorni su 7 (fortemente raccomandata la presenza infermieristica h24 – 7 giorni su 7).
  • Équipe multiprofessionali (Medico di Medicina Generale, Pediatra di libera scelta, Continuità Assistenziale, Specialisti Ambulatoriali Interni (SAI) e dipendenti, Infermieri e altre figure sanitarie e socio sanitarie).

Servizi erogati dalle Case di Comunità hub

I servizi obbligatoriamente erogati dalle Case di Comunità hub sono:
  • Servizi di cure primarie
  • Servizi di assistenza domiciliare
  • Servizi di specialistica ambulatoriale per le patologie ad elevata prevalenza (cardiologia, diabetologia, pneumologia, ecc.)
  • Punto prelievi
  • Servizi infermieristici
  • Sistema integrato di prenotazione collegato al CUP aziendale
  • Integrazione con i Servizi Sociali
  • Continuità assistenziale
  • Servizi diagnostici di base (ad esempio ecografiaECGspirometria, tomografia ottica computerizzata (OCT), retinografia, ecc).

Sono invece facoltativi:

  • Servizi per la salute mentale, le dipendenze patologiche e la neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza
  • Attività consultoriali
  • Programmi di screening
  • Attività di profilassi vaccinale
  • Medicina dello Sport.

Professionisti nelle Case della Comunità di tipo ‘spoke’

La Casa della Comunità di tipo spoke deve obbligatoriamente garantire:
  • Presenza medica h12 – 6 giorni su 7 (lunedì-sabato).
  • Presenza infermieristica h12 – 6 giorni su 7 (lunedì-sabato).
  • Équipe multiprofessionali (Medico di Medicina Generale, Pediatri di libera scelta, Specialisti Ambulatoriali Interni (SAI) e dipendenti, Infermieri e altre figure sanitarie e socio sanitarie).

Servizi erogati dalle CdC spoke

I servizi obbligatoriamente erogati dalle Case della Comunità spoke sono:

  • Servizi di cure primarie
  • Servizi di assistenza domiciliare
  • Alcuni servizi di specialistica ambulatoriale per le patologie ad elevata prevalenza (cardiologia, diabetologia, pneumologia, ecc)
  • Servizi infermieristici
  • Sistema integrato di prenotazione collegato al CUP aziendale
  • Integrazione con i Servizi Sociali
  • Collegamento con la Casa della Comunità hub di riferimento.

Sono invece facoltativi:

  • Punto prelievi
  • Continuità assistenziale
  • Servizi diagnostici di base (ad esempio ecografiaECGspirometria, tomografia ottica computerizzata (OCT), retinografia, ecc)
  • Servizi per la salute mentale, le dipendenze patologiche e la neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza
  • Attività consultoriali
  • Programmi di screening
  • Attività di profilassi vaccinale
  • Medicina dello Sport.

 

 

 

 

Copertina: foto di Karolina Grabowska: https://www.pexels.com/it-it/foto/salutare-persona-cuore-mano-4386466/

Foto di Pixabay: https://www.pexels.com/it-it/foto/nonna-e-nonno-che-tengono-bambino-in-grembo-302083/

About Umberto Urbano Ferrero

Umberto Urbano Ferrero, collaboratore - Torinese d’origine, cittadino del mondo per credo. Laureato in Lettere moderne, ama l’arte in tutte le sue forme e viaggia per conoscere il mondo, oltre che se stesso. Umberto è appassionato di sport e Urbano, al contrario di ciò che l’etimologia suggerisce, apprezza la vita a contatto con la natura. Ritiene la curiosità una delle principali qualità in una persona, caratteristica essenziale per guardare il mondo da più angolazioni.

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