Adolescenti e creme solari in spiaggia: in agguato il melanoma

Adolescenti e creme solari in spiaggia: in agguato il melanoma

Adolescenti e creme solari in spiaggia: tornerà con piacevole sorpresa di tutti il tempo della tintarella e delle giornate a pieno sole. Si spera che ciò non debba esporre a pericoli la pelle. Soltanto il 10% dei ragazzi afferma che è “cool” proteggersi quando ci si vuol abbronzare. In generale, le regole fondamentali per esporsi ai raggi solari in modo sicuro sono ignorate dai giovani.

Adolescenti e creme solari in spiaggia: i rischi per chi non ne fa uso

Quali sono i rischi per chi non fa uso di creme solari? Il melanoma è il tumore della pelle più aggressivo. E’ in costante crescita soprattutto fra i giovani: in effetti il 20% dei nuovi casi è riscontrato in pazienti fra i 15 e i 39 anni. I raggi ultravioletti costituiscono il principale fattore di rischio.

Adolescenti e creme solari in spiaggia: le statistiche

Il 39% degli adolescenti non mette mai la crema protettiva in spiaggia. Per il 51% utilizzarla è “da sfigati”, perché impedirebbe di abbronzarsi. I giovani risultano poi disinformati. Soltanto il 18% sa cos’è il fototipo (per il 53% è un tipo di immagine, per il 16% una tecnica di selfie e per il 13% una tonalità di colore dei fiori). Ma c’è di più. Il 63% ritiene che le lampade solari aiutino ad abbronzarsi meglio (per il 28% proteggono la pelle dai raggi del sole, mentre soltanto il 9% afferma che in realtà sono molto dannose) e il 48% non sa che cosa sia il melanoma (per il 24% è un problema alimentare).

Adolescenti e creme solari in spiaggia: ecco il sondaggio

I dati sono stati raccolti per mezzo di un sondaggio. Esso ha dato il via al progetto #soleconamore, campagna nazionale di sensibilizzazione dedicata all’abbronzatura consapevole e alla prevenzione del melanoma, indirizzata ai giovani e realizzata da fondazione Aiom.

Adolescenti e creme solari: pericolo melanoma

Adolescenti e creme solari in spiaggia: in agguato il melanomaFabrizio Nicolis, presidente della fondazione Aiom, si è espresso in questo modo: “Il melanoma, tra le neoplasie, ha fatto registrare i più alti tassi di crescita. È il secondo tumore più frequente negli uomini under 50 e il terzo nelle donne nella stessa fascia d’età. In particolare, in quindici anni in Italia, il numero delle nuove diagnosi è raddoppiato, passando da poco più di 7.000 nel 2003 a 13.700 nel 2018, con un incremento sia negli uomini (+3,4% per anno), sia nelle donne (+2% per anno). Gioca un ruolo decisivo la mancata conoscenza dei fattori di rischio. Le diagnosi negli adulti di oggi sono la conseguenza dell’esposizione scorretta al sole da giovani in passato. Per questa ragione la nostra campagna è rivolta agli adolescenti e sarà attuata in particolare sui social network, con il coinvolgimento di influencer di primo piano. Un semplice gesto come spalmarsi la crema può diventare ‘cool’”. Sono 3.500 gli adolescenti che hanno risposto al questionario, diffuso a maggio sui social.

Adolescenti e creme solari: il sole non è un nemico

Queste le parole di Paola Queirolo, responsabile scientifico del progetto #soleconamore e direttore Unità operativa tumori cutanei dell’Irccs Ospedale Policlinico San Martino di Genova: “Il progetto si concentra su prevenzione e diagnosi precoce, le due armi principali per sconfiggere il melanoma. Il sole non è un nemico, ma alcune regole devono essere seguite: da sottolineare l’uso di creme solari con un fattore di protezione alto. È importante spalmarle in modo abbondante, più volte durante tutta la giornata: la quantità giusta è non meno di 40 grammi ogni ora di esposizione. Le creme, però, non possono fare miracoli. Non esistono, infatti, solari in grado di garantire una protezione totale. Per questa ragione, bisogna sempre evitare il sole nelle ore centrali, fra le 12 e le 15. Le scottature solari gravi, durante l’infanzia e l’adolescenza, triplicano il rischio di melanoma in età adulta, ma fra i teenager è ancora molto scarsa la consapevolezza di questi aspetti”.

Adolescenti e creme solari: impegnate le influencer

La campagna prevede l’impegno di una decina fra le influencer più seguite a livello nazionale sui socialAdolescenti e creme solari in spiaggia: in agguato il melanoma network: le coordina Iaia De Rose. Da giugno si svolgerà un tour nelle spiagge italiane più affollate di giovani: sarà distribuito un opuscolo informativo. La campagna proseguirà sui social: gli adolescenti saranno invitati dalle influencer a realizzare video accattivanti. L’idea è stimolare il dibattito e rendere virale il tema. Basandosi su quiz, le influencer intervisteranno i ragazzi in modo da testare la loro preparazione sul tema “sole sicuro”. L’obiettivo? Raggiungere più di 100mila teenager.

Adolescenti e creme solari: trasmettere un messaggio educativo

Qual è l’intento dell’iniziativa? Aggiunge Fabrizio Nicolis: “Vogliamo trasmettere un messaggio educativo attraverso l’intrattenimento. E lo facciamo usando il linguaggio dei social, che è immediato, condivisibile e divertente, senza dimenticare di renderlo rigoroso dal punto di vista scientifico. L’ignoranza degli adolescenti non è limitata ai fattori di rischio del melanoma. Un’altra falsa convinzione, molto diffusa soprattutto tra i ragazzi, è che le lampade solari siano utili per preparare la pelle all’abbronzatura estiva”.

Adolescenti e creme solari: le lampade

Stefania Gori, presidente nazionale dell’Associazione italiana di Oncologia medica (Aiom) e direttore dipartimento oncologico, Irccs Ospedale Sacro Cuore Don Calabria-Negrar, ha integrato il concetto: “Lampade per preparare la pelle? Niente di più sbagliato. I danni di queste apparecchiature sono sottovalutati. È dimostrato che il loro utilizzo, soprattutto in età inferiore ai 35 anni, aumenta in maniera significativa il rischio di melanoma. L’intensità degli ultravioletti artificiali è di 12-15 volte superiore all’esposizione solare naturale. Infatti, secondo l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) le lampade solari sono ‘cancerogene’ per l’uomo al pari del fumo di sigaretta e, dal 2011, il Ministero della Salute ne ha vietato l’utilizzo ai minorenni e alle donne in gravidanza”.

Adolescenti e creme solari: troppe persone non si proteggono

Monica Forchetta, presidente dell’Associazione pazienti Italia melanoma (Apaim), ha dichiarato: “Troppe persone ignorano i danni del sole e non adottano nessuna protezione. I ragazzi devono essere informati, anche grazie ai nuovi strumenti digitali. Contro questo tumore è infatti possibile adottare regole efficaci di prevenzione. Inoltre, il melanoma lascia i suoi ‘segni’ sulla pelle. In seguito a ogni modifica di un neo, è indispensabile rivolgersi allo specialista per approfondimenti”.

Adolescenti e creme solari: la diagnosi precoce salva la vita

Integriamo con utili dettagli pratici. Paola Queirolo ha aggiunto: “La diagnosi precoce salva la vita. Per individuare un neo sospetto è necessario seguire la regolaA B C D E’: Asimmetria nella forma; Bordi frastagliati; cambiamento del Colore; Dimensioni superiori a 6 millimetri di diametro; Evoluzione anomala con modificazioni evidenti nell’arco di settimane o mesi con fenomeni, per esempio, di sanguinamento. Va sempre seguita la regola del ‘brutto anatroccolo’: l’insorgenza di un neo diverso per forma e colore rispetto a quelli già presenti è un segnale da prendere in considerazione e da far controllare dal dermatologo. Avere la pelle chiara, i capelli biondi o rossi e gli occhi chiari (blu, Adolescenti e creme solari in spiaggia: in agguato il melanomagrigi o verdi) è un altro fattore di rischio. Se scoperto precocemente ed eliminato con una corretta asportazione chirurgica durante la fase iniziale, il melanoma è del tutto guaribile. La probabilità che abbia invaso altri organi è, infatti, pressoché nulla. Se, invece, la diagnosi avviene in fase avanzata, oggi abbiamo a disposizione armi efficaci per tenere sotto controllo la malattia a lungo termine, garantendo ai pazienti una buona qualità di vita. E grazie ai test di biologia molecolare possiamo individuare i pazienti da trattare con terapie mirate”.

Adolescenti e creme solari: attenzione ai tatuaggi

Così conclude Fabrizio Nicolis: “Bisogna prestare particolare attenzione anche ai tatuaggi, che sono molto diffusi, fra i giovani e i meno giovani. Essi non aumentano il rischio di melanoma, ma in alcuni casi ne rendono più difficile la diagnosi. Infatti i pigmenti ostacolano il monitoraggio dei nei, i cui cambiamenti rappresentano il segnale della trasformazione in forma tumorale. Inoltre il 50% dei melanomi si sviluppa a partire da nei preesistenti, per cui i tatuaggi non dovrebbero mai essere eseguiti su lesioni pigmentate della cute”.

About Giorgio Maggioni

È dal 1993 che studia, analizza e sfrutta il WEB. Dicono sia intelligente, ma che non si applichi se non sotto stress, in quel caso escono le sue migliori idee creative. Celebre la sua frase: “è inutile girarci in giro, chi non usa il web è destinato a fallire”. È docente di webmarketing per l’internazionalizzazione d’impresa, dove incredibilmente, per ora, è riuscito a non rovinare alcuno studente. In WMM si occupa di sviluppare modelli di business utilizzando logiche non convenzionali.

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