Moda sostenibile: l'importanza di vestirsi rispettando l'ambiente

Moda sostenibile: l’importanza di vestirsi rispettando l’ambiente

Si parla ormai da molti anni della salvaguardia del Pianeta, ma oggi più che mai, è importante applicare questo concetto anche alla moda, una delle industrie più inquinanti al mondo.

La moda, oltre a inquinare più dei grandi trasporti, segue una logicausa e getta”, dettata dall’acquisto impulsivo, che contribuisce largamente all’inquinamento globale oltre che allo sfruttamento dei lavoratori.

Questo è condizionato anche dall’immediatezza degli acquisti online, dalla convenienza del fast fashion e quindi del low cost e dai social media, che diffondono innumerevoli e velocissime tendenze che si esauriscono altrettanto rapidamente.

Quando parliamo di moda sostenibile, invece, parliamo di una parte del fashion system che tende a instaurare un rapporto armonioso con l’ambiente e le persone.

Il concetto di moda sostenibile infatti, è strettamente legato a quello più generale di etica e sostenibilità ambientale.

Attualmente, tanti consumatori stanno diventando sempre più consapevoli.

Sono sempre più attenti alle condizioni ambientali del pianeta e dei lavoratori.

Vogliono sapere da dove proviene un capo e come viene prodotto, non si accontentano più di acquistare e indossare capi belli ma desiderano vestire ecosostenibile.

Tra contraddizioni e ostacoli però, il fashion business sta provando a trasformarsi in un sistema sostenibile.

E noi, possiamo contribuire guadagnando consapevolezza.

Cos’è la moda sostenibile?

La moda sostenibile è quella moda che rispetta l’ambiente e la società in tutte le sue fasi: dalla progettazione, alla produzione passando per la distribuzione fino alla vendita.

Questa proposta di moda cerca di lavorare con materie prime meno inquinanti, ridurre gli sprechi nella produzione come i costi di acqua ed elettricità e produrre capi durevoli, stimolando il consumo consapevole.

Inoltre, questo modello propone una produzione più umana, senza sfruttamento dei lavoratori e con una remunerazione più equa.

Moda sostenibile significa anche che un marchio, un brand o una catena, decide di produrre i propri capi di abbigliamento non utilizzando tessuti e materiali che contengono sostanze tossiche per l’ambiente e le persone.

Queste sostanze, non essendo biodegradabili, inquinano l’ambiente e si accumulano sui tessuti, diventando potenzialmente dannose per il nostro organismo.

Lo scopo quindi è quello di:

  • Modificare la produttività in modo che sia sostenibile nel lungo periodo e a basso impatto ambientale.
  • Riuscire a trovare dei materiali che siano ecologici e rinnovabili. Queste fibre devono poter essere create con il minimo spreco delle risorse naturali così da preservare la natura.

Tutto questo però non significa negare ai consumatori prodotti accattivanti e in linea con le ultime tendenze, anzi.

Significa semplicemente che acquistando un capo prodotto da un brand che propone una moda sostenibile, si fa del bene all’ambiente e all’umanità.

Economia circolare vs economia lineare

Al giorno d’oggi, l’insostenibilità ambientale dell’industria della moda è sotto gli occhi di tutti.

I ritmi di vita sono diventati sempre più frenetici e con questi, anche i ritmi di acquisto.

Si comprano cose che non ci servono realmente per buttarle quasi nuove dopo poco tempo senza essere riciclate.

Questo ha portato le industrie di abbigliamento a produrre un numero di capi sempre maggiore e sempre più velocemente.

Questo si traduce in vestiti a prezzi ridotti e dalla qualità scadente.

Questa realtà, dove ogni bene viene creato, utilizzato e infine gettato via prende il nome di economia lineare.

Questo sistema negli anni, ha causato enormi danni al nostro pianeta come la contaminazione di mari e terra, troppi rifiuti e ha aumentato sempre di più la disuguaglianza sociale.

Per combattere questo modello, nasce l’economia circolare.

Un sistema economico che si rigenera da solo, riutilizzando i materiali nei cicli produttivi successivi, permettendo così la riduzione degli sprechi.

È un cerchio nel quale i materiali continuano a girare, senza mai perdere la loro utilità.

L’economia circolare più essere applicata anche nell’abbigliamento, in modo da poter creare una moda sostenibile, etica e responsabile.

Il problema è che non tutte le fibre e i tessuti possono essere riciclati, dunque pensare seriamente al ciclo di vita di un prodotto, significa scegliere fin dall’inizio le materie prime giuste.

La strada da percorrere è ancora lunga, a oggi pochissimi abiti vecchi viene utilizzato per farne di nuovi.

Però, si stanno moltiplicando le iniziative dei brand per incoraggiare i clienti a riciclare, per cercare di far passare la moda da un sistema lineare a uno circolare il più rapidamente possibile.

Moda sostenibile: riciclare e rigenerare

Pensare in modo circolare significa pensare che ogni capo che abbiamo può vivere per sempre: basta fare in modo che venga riciclato o rigenerato.

Riciclare significa convertire un rifiuto in un nuovo materiale o in un nuovo oggetto dallo stesso valore.

Implica distruggerlo per ricrearne un altro uguale o diverso, dandogli una nuova vita.

Lo scopo del riciclo quindi, è quello di recuperare i materiali di scarto e trasformarli in materiali riutilizzabili.

I benefici del riciclo sull’ambiente sono:

  • Riduce le quantità di rifiuti inviate alle discariche e agli inceneritori.
  • Conserva le risorse naturali come acqua e minerali.
  • Previene l’inquinamento riducendo il raccoglimento di materie prime.
  • Salva importanti quantità di energia.

Rigenerare significa riutilizzare scarti e rifiuti, senza distruggerli, per dare vita a prodotti che abbiano un valore maggiore.

È un tipo di riciclo che permette al nuovo prodotto di valere di più rispetto a prima.

Rigenerando si permette al prodotto di avere una nuova vita, una nuova forma e soprattutto un nuovo scopo.

I benefici del rigenerare sono:

  • Conserva l’ambiente e riduce la quantità dei rifiuti.
  • Riduce i costi di produzione e l’utilizzo di materiali grezzi.
  • Prolunga la vita dei materiali realizzando un prodotto nuovo.
  • Garantisce un maggior risparmio energetico rispetto al riciclo.

I brand eco-friendly

Per mettere in primo piano la sostenibilità, diversi brand del fashion system internazionale hanno deciso di rendere trasparenti le procedure, certificando i tessuti utilizzati come privi di sostanze tossiche.

A oggi, i brand sostenibili sono molto numerosi.

Tra quelli che ancora non si possono definire 100% green, invece, c’è per lo meno consapevolezza che la sostenibilità del prodotto sta diventando un fattore sempre più determinante nelle scelte dei consumatori.

Ecco alcuni brand di abbigliamento ecosostenibili:

Ha lanciato la sua etichetta di lusso nel 2011 con una linea di capi e accessori senza derivati animali ma super glamour.

Tutti i prodotti della sua linea ecosostenibile sono realizzati con fibre naturali o sintetiche.

I capi oltre a essere green, sono molto sofisticati, eleganti e di classe.

Brand specializzato in abbigliamento tecnico outdoor, oggi è un marchio di moda ecosostenibile.

I suoi prodotti di alta qualità condividono valori di ambientalismo e integrità.

Utilizza solo materiali ecosostenibili come il cotone organico, il nylon proveniente da fibre di scarti post-industriali e il poliestere riciclato.

La stilista Mara Hoffman ha fondato l’etichetta che porta il suo nome del 2000.

Il suo brand si è trasformato in uno dei principali esempi di moda sostenibile.

Questo grazie all’utilizzo di tessuti e materiali green e all’impiego di processi di produzione che rispettano l’ambiente, arrivando fino al riciclo dei capi usati.

È tra i brand ecosostenibili più cool sul mercato.

Utilizza fibre e materie prime selezionate per offrire vestiti sostenibili e accessori green nel rispetto dell’ambiente.

Tessuti privi di sostanze nocive e trasparenza sulla filiera di produzione sono le priorità.

Alcuni jeans e t-shirt sono realizzati riciclando vecchi vestiti e scarti di tessuto.

È uno dei brand ecosostenibili che oggi si trova sulla cresta dell’onda.

I suoi capi d’abbigliamento green sfilano sulle passerelle di tutto il mondo.

La sostenibilità è il pilastro del marchio con capi dalle linee essenziali e pulite ma super chic.

Abiti minimal e facili da indossare, che reinventano i grandi classici con dettagli originali e al passo con le ultime tendenze.

I materiali e i tessuti utilizzati sono prevalentemente riciclati ed ecologici.

Questa linea a sostegno dell’ambiente, utilizza esclusivamente materiali naturali, ecosostenibile e riciclati, come il cotone organico, la lana rigenerata, il poliestere riciclato e il tencel, una fibra realizzata con un processo 100% rispettoso dell’ambiente.

Questa linea nasce dall’utilizzo di tessuti riciclati e materie prime di origine ecosostenibile.

Comprende capi realizzati con fibre naturali e con un uso ridotto di acqua, in modo da ridurre l’impatto sull’ambiente.

Consigli per vestirsi rispettando l’ambiente

D’altra parte, nel nostro piccolo, noi singoli consumatori possiamo tornare a dare il giusto valore ai capi e soprattutto avere un occhio di riguardo verso il pianeta dando il nostro contributo.

Ecco alcuni consigli per vestire in modo consapevole:

  • Compra meno, compra meglio

L’acquisto compulsivo, dettato dalle mode del momento, è uno dei mali del nostro tempo.

Comprando meno ci si può permettere di spendere di più per un singolo capo, e si sa che un costo più elevato nella maggior parte dei casi corrisponde a una qualità migliore.

Qualità migliore equivale a una maggiore durata del vestito.

Quindi è opportuno acquistare meno e in maniera consapevole.

  • Ridurre gli acquisti nelle catene low cost

I prezzi bassi di queste catene è invitante, ma una maglietta a € 5,99 quanto può durare?

È destinata a durare qualche mese, poi ce la ritroviamo piena di buchi o completamente sfilacciata.

Questi indumenti sono spesso prodotti utilizzando materiali, procedimenti e tinture inquinanti.

Se proprio non riusciamo a farne meno, cerchiamo di acquistare i prodotti che sono eco-friendly, infatti molte catene del fast fashion stanno introducendo collezioni ecosostenibili.

  • Lavare a basso impatto ambientale

Utilizzare se possibile detersivi e ammorbidenti che rispettano l’ambiente.

Cercare di evitare lavatrici leggere ma farle con il carico pieno.

Meno lavatrici, ma più corpose.

  • Guardare le etichette

Scegliete materiali e provenienze eco-friendly.

Ogni volta che state per acquistare date un’occhiata alle etichette dei prodotti e informatevi riguardo la produzione di un brand che vi interessa.

  • Aggiustate i vestiti

Può essere un modo intelligente e green per ravvivare il nostro guardaroba.

Infatti, rammendare e riattaccare un bottone qua e là, può allungare il più possibile la vita dei capi e permette di poterli indossare molto più di una volta e soprattutto molto più a lungo di una stagione.

  • Ricicla, vendi o dona i vestiti che non usi più

Per dare nuova vita a un capo puoi scegliere di venderlo nelle tante piattaforme per i vestiti di seconda mano.

Il mercato del second hand è in crescita, fa parte dell’economia circolare, è redditizio e ha un impatto green.

 

About Emma Rota

Laureanda in Scienze della Comunicazione, da sempre curiosa e affamata di nuove esperienze. Viaggia ogni qual volta le sia possibile, legge, si documenta, osserva quanto la circonda arricchendo così il suo bagaglio personale di conoscenze. Grande appassionata di moda e di tutto ciò che riguarda il settore. Cresciuta in mezzo alla natura, è un’autentica amante degli animali, attenta e rispettosa nei confronti dell’ambiente.

One comment

  1. Grazie per i consigli su come vestirsi rispettando l’ambiente, sto intraprendendo questo percorso anche se non sempre è facile! Ogni tanto ricado nel fast fashion purtroppo!

    Comunque volevo segnalarvi un brand nato da poco, si chiama Tu Lizé. Ha realizzato una collezione con il metodo upcycling, quindi con il riutilizzo di capi per dare un maggiore valore a quelli nuovi.

    Vi lascio qui il link se vi può interessare come aggiunta alla lista!

    https://tulize.it/it/

    Laura❤

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