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Nello sgabuzzino con il partner: imparare a non darsi per scontati

Prova a pensare di dover trascorrere molto tempo con il tuo partner in uno sgabuzzino.

Senza cattiva intenzione ti accadrebbe continuamente di invadere il suo campo personale, di pestagli un piede, di urtarlo, di sentirvi sovrastati dalla presenza dell’altro, dai reciproci odori, movimenti e sguardi.

Certo se questo accadesse nei primi due mesi di una nuova relazione potrebbe risultare anche molto eccitante.

Ma presto inizierebbe a mancarvi lo spazio e tutto ciò che inizialmente era parso delizioso e attraente lentamente diverrebbe scontato e addirittura fastidioso o insopportabile.

Si tratta di una metafora. Ne ha usata una del tutto simile Jack Lee Rosemberg in uno dei suoi più famosi libri (Intimate Couple ). In questo sosteneva che “far parte di una relazione intima è come ballare in un piccolo stanzino, siete costretti a pestarvi i piedi l’un l’altro in qualsiasi momento”.

Che sia uno stanzino dove ballate o uno sgabuzzino dove la vicinanza a lungo andare diventa pesante, la metafora apre molte riflessioni sulla vita di coppia.

Relazione con il partner: come mantenere la fiamma sempre accesa?

Non darsi per scontati (tanto lei c’è sempre, tanto lui dice sempre di si) e trovare la giusta vicinanza (sfondando la parete del mito del fare tutto insieme) sembrano essere due elementi di longevità per la relazione.

Detto ciò la domanda sfidante resta sempre la stessa: come fare? Come realizzare (rendere reale) una giusta vicinanza e come mantenere vivo un interesse reciproco nel tempo senza darsi per scontati?

Intanto va detto che la giusta vicinanza è già una risposta al come mantenere vivo l’interesse. Se ogni membro della coppia mantiene viva la propria energia seguendo i propri interessi, senza abdicare alla connessione con se stesso in favore di una presunta connessione con il ‘NOI’ della coppia, con ogni probabilità questa vitalità mantenuta, nutrita e accresciuta verrà di fatto riportata dentro la relazione.

problemi con il partnerIn sostanza mantenere vivi i propri interessi corrisponde a mantenere alta la propria vitalità che convergerebbe poi
insieme a voi anche all’interno della relazione con il partner.

Questo almeno in via di principio dato che spesso invece accade di vivere intensamente fuori dal nido e di spegnersi appena vi si rientra. La causa di questo spegnimento dipende da diversi fattori come paura della intimità, reazioni caratteriali inconsapevoli, cattiva comunicazione fra i partner.

Ma proprio per non calare finte soluzioni dall’alto, il giusto cammino da compiere parte da una sincera riflessione iniziale sulla propria condizione: presente (per chi abbia in corso una convivenza e desideri restare impegnato in una relazione) e passata (per chi in questo momento non abbia un partner, per scelta o per forza di cose).

Per iniziare da ora – proprio da questo momento – a creare una utile riflessone provate a capire in quali passaggi vi riconoscete in tutto o in parte, leggendo di seguito.

Lo sappiamo tutti che prima di intraprendere un qualsiasi cammino serve conoscere la propria mappa: sapere dove si è vuol dire capire da dove partiamo. E da lì il cammino diventa più orientato.

Dove ti riconosci?

Qualunque sia la tua condizione di coppia può essere interessante per te sentire con quali esempi risuoni del tutto o in parte.

  • In te si muove un sentire non ben definito che però si presenta spesso, creando sentimenti ed emozioni che fai fatica a gestire, talvolta addirittura ad ascoltare! Per questo tendi a soffocarle e a rimuoverle come se non ci fossero.

 

  • Sei una persona con tante idee chiare relative alla tua relazione. Il tuo ‘chiodo fisso’ si traduce in una attesa che il tuo partner capisca alcune cose che tu ti aspetti da lui e quindi, in sostanza, che il tuo partner cambi per amore. E allora sì che tutto sarà perfetto!

 

  • relazione con il partnerAppartieni alla vasta schiera di chi è disilluso e crede che accontentarsi del tiepido affetto che è rimasto come apparente ‘legante’ nella relazione sia la cosa più realistica da fare. Ma senti noia e insoddisfazione pervadere la tua vita!

 

  • Appartieni al numeroso gruppo di chi sa di avere grande pazienza e capacità di adattamento. Inoltre, continui a credere che questa sia la forza che porti nella coppia e il motivo per cui la tua coppia dura nel tempo. Ti prendi il merito della ‘resistenza nel tempo’ anche se avverti stanchezza e ti sembra che il peso nel sostenere la relazione gravi tutto sulle tue spalle!

 

  • Potresti essere fra chi ha intrapreso l’ennesima relazione e i problemi che ti si presentano sono ‘stranamente’ gli stessi di sempre, anche se il partner attuale ti sembrava tanto diverso dai precedenti!

 

  • Sei in una relazione dove c’è ancora tanta energia. La stanchezza non si sente, il desiderio sessuale è acceso ma le liti sono diventate insostenibili per gelosia, possessività, controllo, idee su come l’amore dovrebbe essere!

 

  • Appartieni alla categoria – invisibile e gigantesca – di chi è in relazione con un partner ma ha bisogno di avere molti partner segreti. Anche storie e avventure che non minano in apparenza il rapporto principale. Eppure in te c’è un costante senso di colpa e ti prodighi verso il partner per compensare questo stato di ‘poligamia’ che hai la necessità di condurre e al quale non vuoi rinunciare perché lo senti come una irrinunciabile parte di te.

 

  • Sei – come fra tanti che a me si rivolgono – in una coppia molto stabile, con impegni pregnanti in comune (figli, mutui, nipoti, lavoro). E sulla spinta di uno dei due partner c’è il bisogno manifesto di rinnovare la relazione. Di trovare nuovi equilibri per restare nella scelta di quel cammino avventuroso intrapreso che è l’essere in coppia.

 

  • Sei fra quelli che già hanno intrapreso consulenze di coppia. Quelle nelle quali ti sei presentato con il partner e siete stati messi seduti lì, davanti alla scrivania del professionista a parlare dei vostri problemi oppure in casi più particolari e costosi il setting che ti è stato proposto era diverso. Magari eravate in una stanza da soli e i professionisti vi scrutavano da una parete specchio e diavolerie del genere. Eppure, nonostante l’impegno profuso sia personale che economico, la situazione non è affatto cambiata!

 

  • Appartieni alla minoranza di chi già si è messo in gioco oltre la sola ‘parola’ e il solo ‘raccontare’. Per esempio hai partecipato a degli incontri di Tantra o esperienze simili, durante i quali hai praticato e imparato cose che non facevi. Hai imparato a respirare di più, hai guardato il partner con occhi nuovi, hai sentito la relazione dal cuore. Ma fuori dal setting la relazione ha preso la piega di sempre e ti stai ancora chiedendo il perché.

 

  • Sei fra coloro che vorrebbero stare meglio ma hai un sacco di idee relative al fatto che è giusto accontentarsi. Che sei già fortunato così, che l’importante è avere qualcuno accanto, che anche i tuoi genitori sono invecchiati insieme e così via. Insomma, sei sostanzialmente annoiato e rassegnato! E questo è il tipo di energia che riservi alla tua relazione.

 

  • Sei sostanzialmente grato alla vita per la famiglia che hai costruito. Non vorresti perdere questo per nessuna ragione al mondo, eppure il tuo partner ti pare un estraneo che vive in casa con te!

E se sei un single? Sia che tu sia un single per scelta che un single forzato avrai dicerto trovato diversi elementi che hanno in passato caratterizzato il tuo stare in coppia.

In crisi potrebbe essere la relazione con il partner e non la coppia

A questo punto, se non ti sei ancora riconosciuto in nessuna di queste descrizioni che definiscono il tuo stato emotivo e mentale, prenditi un momento. Pensa e scrivi come ti senti e cosa avverti, cosa non va bene nella tua relazione di coppia. Cosa vorresti cambiare per sentirti appagato, positivo e felice. Cosa ti ferisce, ti inquieta, ti fa arrabbiare, cosa vorresti dire o fare ma non puoi e così via.

Prenditi davvero un momento per te. Individua quali sono i tuoi temi, i tuoi stati d’animo, i tuoi pensieri. Vedi se ti sei riconosciuto nella lettura.

Se ti sei riconosciuto solo in parte e la tua storia personale ti porta a una descrizione diversa, cerca di mettere in parola quello che senti, pensi, credi.

È importante che tu lo scriva e lo rilegga. Se si tratta di qualcosa di molto personale che non vuoi condividere con il partner compila comunque e metti in un posto dove solo tu sai oppure dopo aver compilato e riletto straccia la parte compilata.

La cosa importante è che tu ora porti il tuo focus in modo nuovo su questo tema della Relazione di Coppia.

Ricorda che la Coppia potrebbe non essere in crisi (spesso c’è ancora Amore e Sentimento). Ma a essere in crisi potrebbe essere la Relazione (ovvero i modi con i quali state insieme, gestite il tempo, pensate al singolare e al plurale ecc.). Oppure viceversa potrebbe non essere in crisi la Relazione ma la Coppia si.

Il viaggio comincia da noi stessi

Una più profonda sintonia e intimità con l’altro sono la conseguenza dell’essere più in sintonia e intimità con se stessi.

È quindi necessario mettersi in viaggio in prima persona.

Un rapporto di coppia vitale – come sempre mi hanno ricordato i miei insegnanti e come la mia vita e quella dei miei clienti mi hanno confermato – è quel ‘noi’ che non spegne e offusca bensì favorisce nuovi processi creativi e ispirazioni per la vita.

Qualsiasi sia il viaggio che devi compiere in coppia, parti sempre da dentro di te.

Informazioni e contatti

Ricevo in presenza e online su appuntamento
Irene Barbara Richini: Telefono 329/4331003

 

 

Copertina Foto di Asad Photo Maldives: https://www.pexels.com/it-it/foto/uomo-e-donna-che-tengono-le-mani-camminando-sulla-spiaggia-durante-l-alba-1024960/

Foto di Andre Furtado: https://www.pexels.com/it-it/foto/uomo-e-donna-che-si-siede-sulla-panchina-1417255/

Foto di Vija Rindo Pratama: https://www.pexels.com/it-it/foto/uomo-che-tiene-il-fiore-del-respiro-del-bambino-davanti-alla-donna-in-piedi-vicino-al-muro-di-marmo-935789/

About Irene Richini

Irene Richini, Sviluppo umano e formazione - Libera Professionista, mi occupo di Counseling Individuale (tematiche di disagio personale), Counseling di Gruppo (sviluppo personale) e Counseling di Coppia (relazione e sessualità consapevole). Sono Docente di “Elementi di Psicologia” nei corsi di M.C.B. (masso-idro-terapisti) per la St. George Campus di Lovere (Bg). Sono Docente Ordinario per il corso “Modelli di Interazione Umana” alla Facoltà di Scienze Politiche della Unitelematica Svizzera ISFOA e, per la stessa, docente ordinario di “Pedagogia del Corpo e dello Sport” alla Facoltà di Scienze Motorie.

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