Sonno e disturbi di genere: la donna dorme meno e peggio dell’uomo

Sonno e disturbi di genere: la donna dorme meno e peggio dell’uomo

Sonno e disturbi di genere: la donna dorme meno e peggio dell’uomo. Il sonno del gentil sesso è più fragile. Sono tante piccole cose a turbarlo. Le signore sono più vulnerabili alle mille sollecitazioni ambientali, al richiamo della prole. E ancora: le disturbano le molteplici richieste di caregiving (il fatto di prendersi cura).

Sonno e disturbi di genere: donne come i delfini

Sonno e disturbi di genere: la donna dorme meno e peggio dell’uomoLa donna dorme con un orecchio vigile. Del resto, il genere femminile è multitasking, cioè tende a eseguire più compiti contemporaneamente. Si tratta di essere attente ai rumori e ai risvegli dell’ambiente domestico. Quasi come i delfini: essi dormono e vegliano insieme, con due diverse metà del loro cervello.

Sonno e disturbi di genere: l’insonnia

E’ spesso la donna, come è noto, a soffrire d’insonnia. Insonnia, ansia e depressione si declinano insieme.

Una donna giovane e sana, nella prima parte del suo ciclo riproduttivo presenta meno rischi biologici di patologie organiche del sonno: parliamo, per esempio, di apnee notturne e disturbi del movimento sonno-relati. Si tratta di un quadro che può mutare, in epoche particolari della vita, come la gravidanza, oppure la menopausa.

Sonno e disturbi di genere: gli ormoni femminili

Sono gli ormoni femminili a influenzare significativamente continuità ed efficienza del sonno notturno. Sonno e disturbi di genere: la donna dorme meno e peggio dell’uomoEssi, in effetti, incidono sulla sua capacità di dare ristoro e proteggere dalle malattie: ci riferiamo, in questo caso, alle patologie cardio-cerebrovascolari e di quelle del declino cognitivo.

Sonno e disturbi di genere: che cosa avviene in gravidanza

Che cosa avviene, per esempio, in gravidanza? Il sonno risulta essere esposto a rischi specifici. Si determina l’aumento del peso e con esso compaiono il russamento e le apnee della gestante. E’ possibile, poi, che si sviluppi l’ipertensione gravidica. Sono tutte condizioni che espongono a un parto pre-termine e assistito. Sono palesi le conseguenze deleterie sul benessere materno-fetale.

Sonno e disturbi di genere: gambe senza riposo

Sonno e disturbi di genere: la donna dorme meno e peggio dell’uomoGambe senza riposo: di che cosa stiamo parlando? Si tratta di un’altra patologia che si può riscontrare in gravidanza. Essa è spesso responsabile dell’insonnia materna. Si ha il desiderio irrefrenabile di muovere gli arti inferiori, a causa di dolore, fastidio e fitte. Le “gambe senza riposo” sono legate alla carenza di ferro e di altri fattori neurotrofici propri di tale fase. Impattano non soltanto la continuità del sonno materno, ma il benessere materno-fetale: inducono infatti alterazioni cardiovascolari, che rappresentano altrettanti fattori di rischio nell’ambito della gestazione. E’ poi importante menzionare il puerperio (tempo tra il parto e il momento in cui gli organi genitali femminili tornano alla normalità) e le alterazioni umorali della neomamma. Si pensi alla sua condizione: un sonno inadeguato, dovuto alle nuove sollecitazioni della prole, non la protegge. Spesso, si determina il maternity blues o sindrome del terzo giorno (è la più comune delle sindromi del puerperio: si determina una certa instabilità emotiva nelle prime due settimane dopo il parto). Si può arrivare, del resto, alla psicosi puerperale, con i noti rischi per sé e per la prole.

Sonno e disturbi di genere: la menopausa

La menopausa, come tale, è un periodo di vulnerabilità biologica. La brusca caduta degli ormoni riproduttivi modifica la distribuzione del peso corporeo e conferisce alla donna un rischio biologico di disturbo respiratorio simile a quello dell’uomo.

Le differenze tra le patologie hanno interessato di recente importanti esperti italiani di malattie del sonno: essi hanno concentrato i loro studi sulle ripercussioni di tali disturbi su emotività e umore, capacità cognitive, benessere psicofisico, rischio cardio e cerebrovascolare. Ancora una volta, si riscontra la comparsa e il protrarsi delle “gambe senza riposo”, connesse con il rischio ipertensivo e di comorbidità psichiatrica. La pubblicazione del lavoro unitario che armonizza le diverse relazioni degli esperti, raccolte e revisionate, è prevista sulla rivista scientifica internazionale Maturitas.

Sonno e disturbi di genere: depressione e insonnia cronica

La professoressa Rosalia Silvestri, del Centro interdipartimentale per la Medicina del sonno di Messina, si è espressa in questo modo: “In menopausa, la stima della depressione associata ad insonnia cronica si attesta su valori superiori all’80%, quella dell’insonnia associata a sintomi vasomotori (vampate) al 70%, l’Osa (apnee morfeiche, cioè del sonno) intorno al 3%, con un aumento di rischio di ipertensione del 40%. La percentuale della Rls (Restless legs syndrome, gambe senza riposo) in menopausa si aggira tra il 15-20%, mentre il dato epidemiologico relativo a tutte le donne è inferiore al 4%. E’ emerso chiaramente dalla raccolta citata”.

Sonno e disturbi di genere: un’amnesia culturale

Il neurologo Sergio Garbarino, tra gli organizzatori del convegno nazionale Italia sonno 2019 (che ha avuto luogo il 6 aprile), si è espresso in questo modo: “Continuiamo a sottovalutare l’enorme rilevanza di un sonno di buona quantità e qualità per nostro il benessere, salute e durata della vita, nonostante l’avanzamento delle conoscenze scientifiche e tecnologiche della nostra società. Sconfiggere questa sorta di amnesia culturale collettiva rappresenta un obiettivo necessario”.

About Rita Tosi

Manager della comunicazione, che da circa 20 anni si occupa di di tecniche di relazioni e sviluppo strategico per aziende e privati che cercano visibilità. Dopo un necessario passaggio (e sosta) nelle principali agenzie di comunicazioni internazionali (Edelman, Gruppo Publicis e Hill&Knowlton) con ruoli apicali, continua a creare eventi e rafforzare il proprio know-how attraverso l'attività in proprio. Allena la sua capacità organizzativa, gestionale e di relazione anche in famiglia, con 1 marito, 3 figli, 1 cane, 4 tartarughe, 4 pesci rossi, 1 geco e un terrazzo.

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