trattamenti di medicina estetica più richiesti

Aumento dei trattamenti di medicina estetica: dai più richiesti alle sfide psicologiche

Negli ultimi anni assistiamo a un vero boom dei trattamenti di medicina e chirurgia estetica nel nostro Paese e la richiesta è in continuo aumento.

Secondo le stime ufficiali attualmente a disposizione i trattamenti di medicina e chirurgia estetica sono aumentati almeno del 20% nell’ultimo anno; inoltre si stima che le richieste siano cresciute del 67% rispetto al 2019 e addirittura del 130% rispetto al 2020 (dati SICPRE).

Condizioni di vita meno confortevoli, l’avvento dello smart working e la maggior sedentarietà hanno portato molte persone a riflettere sulla propria attuale condizione fisica e a far ricorso a delle “tecniche migliorative”.

La medicina estetica è finalizzata al raggiungimento e al mantenimento della salute intesa come benessere psicologico e fisico; nella società contemporanea l’immagine costituisce un elemento fondamentale per rapportarsi agli altri e pertanto necessita di cure e cura.

Occorre, però, prestare particolare attenzione anche alla valutazione psicologica dei candidati al trattamento estetico, soprattutto quando si tratta di ragazzi e donne, sempre più ossessionati dai canoni di bellezza imposti dai social.

Trattamenti legati al dimagrimento: aumentano le richieste

“Le attività di applicazione di palloncino gastrico dopo la pandemia sono aumentate indicativamente del 35%, e arrivano da pazienti sempre più giovani; le richieste di percorso nutrizionale del 40% e di idrocolonterapia a scopo dimagrimento del 40%”, dice Cristina Sartorio, medico estetico di Torino, esperta in scienze della nutrizione.

Sono tutti segnali importanti che possono essere messi in relazione con uno scorretto stile di vita provocato dalla pandemia, a partire già dai periodi di lockdown ma purtroppo anche dopo, per le misure di restrizione della mobilità, che hanno favorito una maggiore abitudine alla sedentarietà e consumo di cibi cosiddetti spazzatura.

Cattive abitudini che hanno provocato un incremento di almeno il 30% dei disturbi alimentari, tra cui lobesità, come segnalato e pubblicato già nel 2021 dall’Auxologico di Milano.

Ancora più preoccupanti se considerati nel contesto generale di aumento endemico di obesità e sovrappeso, come evidenziato dall’ultimo Rapporto dell’Organizzazione mondiale della Sanità, da cui si evince che ne è affetto il 59% degli adulti europei, con una mortalità di 1milione200mila casi all’anno, che corrispondono al 13% della mortalità della regione europea. In Italia, secondo l’Istat, è obeso il 34,2% della popolazione.

“L’aumento della richiesta in particolare delle citate attività della medicina estetica è un campanello d’allarme da non sottovalutare”, spiega Cristina Sartorio. “Si tratta in tutti e tre i casi, palloncino gastrico, percorso nutrizionale e idrocolonterapia, di attività cliniche legate a richieste di dimagrimento, abituali nella pratica della medicina estetica, un tempo riservate a una nicchia della popolazione e oggi sempre più richieste da parte di un pubblico che si sta allargando. Ma che necessitano di specifica attenzione.”

Il palloncino gastrico e l’idrocolonterapia

In particolare, il palloncino gastrico viene ormai introdotto nello stomaco con una veloce procedura ambulatoriale, senza procedure chirurgiche, in una seduta di 15 minuti: il paziente lo ingerisce vuoto come fosse una pastiglia e, una volta posizionato correttamente nello stomaco, si riempie di soluzione fisiologica con un catetere, fino a occupare uno spazio sufficiente nello stomaco tale da provocare senso di sazietà e conseguente diminuzione dell’appetito.

L’idrocolonterapia è una pratica che si va diffondendo sempre di più in Italia e che permette di pulire a fondo il colon, risolvendone spesso il malfunzionamento, soprattutto se accompagnata da un regime alimentare sano ed equilibrato. Spesso utile coadiuvante nel trattamento, per esempio, di stipsi cronica, colite, colon irritabile, atonia del colon e per rispristinare la flora intestinale dopo intense terapie farmacologiche.

“È particolarmente importante che entrambi questi trattamenti vengano eseguiti solo dopo la valutazione e con il costante monitoraggio di un medico. Si tratta di interventi finalizzati al miglioramento estetico del paziente ma hanno sempre un impatto diretto sulla sua salute”, dice Cristina Sartorio.

I trattamenti più richiesti

I trattamenti più gettonati vanno dalla esfoliazione profonda della cute all’autotrapianto dei bulbi piliferi, fino ai richiestissimi filler di acido ialuronico, alla tossina botulinica, ai peeling chimici e ai fili di trazione.

Inoltre, uno studio rivela che in Italia il 73% delle adolescenti italiane ha ammesso di aver fatto ricorso a qualche forma di trattamento estetico.

Tra i più richiesti quelli per le cicatrici da acne, la rimozione dei peli superflui o delle smagliature; ancora i trattamenti anti-cellulite, quelli per rimpolpare le labbra e i rinofiller.

L’importanza della valutazione psicologica nei trattamenti di medicina estetica

La valutazione dell’aspetto psicologico e psicopatologico è una tappa fondamentale e vincolante all’inizio del percorso in quanto disturbi psicologici quali per esempio i dismorfismi corporei sono sempre più frequenti nell’era dei social.

Accertare l’idoneità del paziente ai trattamenti risulta quindi di importanza vitale per il conseguimento del suo benessere psicofisico. Questo aspetto va approfondito in particolare nei pazienti più giovani.

“I trattamenti estetici non sono certamente una novità”, spiega la dottoressa Maria Pia De Padova, coordinatrice del Gruppo SIDeMaST di Dermatologia estetica.

“Ma se prima rappresentavano una risorsa per la popolazione più adulta che voleva migliorarsi e apparire sempre al meglio e per quanti volevano correggere i propri difetti fisici, a volte condizionanti, oggi sempre più giovani e in particolar modo i giovanissimi vogliono sentirsi al passo con i look ‘social’, omologandosi ai propri coetanei e a un ideale estetico standardizzato dai social media”.

È fondamentale dunque da un lato saper correttamente indirizzare i pazienti verso i trattamenti più idonei a valorizzare le loro caratteristiche ed eventualmente a correggere le loro imperfezioni e dall’altro lato formare, aggiornare e perfezionare i medici, in particolare i dermatologi, sulle tecniche più all’avanguardia e che possano appieno soddisfare le aspettative dei pazienti.

“A questo si unisce, in particolare per i più giovani, l’idealizzazione della bellezza e la convinzione diffusa che il successo nella vita sia in qualche modo intrecciato con gli attributi fisici”, dice la dottoressa De Padova.

“Diventa dunque fondamentale valutare come adeguate le procedure di interventi estetici eseguiti nell’interesse della salute e dell’equilibrio psicologico del paziente.

Non sono per esempio incoraggiabili tutte le procedure volte al raggiungimento della bellezza ideale, all’alterazione dei propri tratti etnici che possono successivamente causare vere e proprie crisi di identità”.

 

 

 

 

 

 

 

 

Immagine copertina di Gustavo Fring https://www.pexels.com/it-it/foto/salutare-donna-senza-volto-relax-3985361/

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