happy hour a casa

Come sorprendere i vostri amici con un Happy Hour in casa

Staying in is the new going out” che potremmo tradurre come “è meglio stare a casa rispetto a uscire”: un recente report statunitense ha rivelato che il 45% dei consumatori preferisce consumare alcolici tra le mura domestiche.

Ma non è tutto: un intervistato su 3 ha dichiarato addirittura di voler allestire un ‘home bar‘.

Senza inneggiare al consumo di alcol, che ricordiamo non è salutare per il nostro organismo e non è per forza necessario per divertirsi in compagnia, ecco alcuni spunti che potrebbero tornare utili nel periodo delle feste.

Dove nasce l’Happy Hour?

Se quella dell’ora felice è un’abitudine che arriva direttamente da Oltreoceano, l’italianissimo aperitivo, per esempio, è la tradizione che più si avvicina a quella di lunga data dell’Happy Hour.

come fare un happy hour a casaLe prime menzioni del termine, di fine Ottocento, riguardano il cosiddetto Happy Hour Social Club, che organizzava ricchi banchetti in occasione delle feste.

L’Happy Hour diventa poi uno strumento di propaganda per il movimento femminista, che rivendicava, tra i diritti fondamentali per le donne, anche la possibilità di entrare nei
saloon.

Da lì, l’usanza si trasferisce, negli anni ‘20 del Novecento, a bordo delle navi della Marina Militare degli Stati Uniti, rappresentando un momento di svago per marinai e ufficiali.

La locuzione è stata in seguito adoperata durante il proibizionismo per indicare il momento della giornata durante il quale le persone, prima della cena, andavano a consumare bevande alcoliche negli iconici speakeasy (esercizi commerciali che vendevano illegalmente bevande alcoliche e, pertanto, era necessario parlare a bassa voce).

Dagli Anni ’60 fino ad oggi, l’Happy Hour si è affermato come un vero e proprio rito di convivialità, dentro e fuori casa. Con la pandemia, poi, l’home bartending (la preparazione di cocktail a casa) è diventato un trend mondiale.

Il fenomeno dell’home bartending

Basti pensare che, secondo un report riportato da Beverage Daily, “staying in is the new going out” vale per
un americano su 4, col 45% degli intervistati che ha riferito di consumare alcolici a casa, rispetto a bar e ristoranti (34%).

A causa della permanenza forzata nelle proprie abitazioni durante il periodo pandemico, in molti si sono infatti improvvisati barman per continuare a gustare i propri cocktail preferiti, mitigando la nostalgia del bancone.

Quando poi l’ambiente domestico è tornato a essere un luogo di aggregazione, si è diffusa sempre di più la consuetudine di consumare un aperitivo prima di sedersi a tavola.

Ecco 10 segreti per sorprendere gli amici al vostro Happy Hour

Preparare cocktail a casa può essere un’esperienza divertente e creativa. Con prodotti di qualità e i consigli giusti, tutti possono diventare barman per una sera. La chiave è l’entusiasmo per l’arte del bartending casalingo“, commenta Alessia Bigolin, drinksetter di Anthology by Mavolo.

dove fare un happy hourEcco dunque i 10 segreti dell’esperta per fare pratica e sorprendere amici e parenti in questo Happy Hour Day:

  1. In mancanza di strumenti professionali, giocare di creatività: come shaker alternativo, si può utilizzare un barattolo per conserve. Mezza tazzina da caffè come jigger per misurare gli ingredienti. Al posto di un setaccio, un colino da tè. Per mescolare i cocktail, si può impiegare una bacchetta cinese. Si può utilizzare invece il manico di un cucchiaio di legno come pestello improvvisato o riesumare il mortaio per il pesto ereditato dalla nonna.
  2. Sperimentare con gli ingredienti: utilizzare miele o zucchero per preparare uno sciroppo, magari
    aggiungendo della marmellata. Esplorare le spezie come cannella, pepe nero o noce moscata per dare un pizzico di calore e complessità. Giocare con le erbe aromatiche come menta, basilico o rosmarino per aggiungere profondità alle bevande. In generale, l’uso creativo di ingredienti casalinghi può davvero sorprendere gli ospiti.
  3. Bilanciare i sapori: occorre mantenere un equilibrio tra gli elementi dolci, acidi e alcolici. Se sciroppi, miele e succhi di frutta regalano dolcezza ai cocktail, gli agrumi sono la chiave in fatto di acidità, tanto quanto la frutta di stagione lo è per contribuire alla freschezza della composizione. Un assaggio di prova mentre si prepara il cocktail è la strategia vincente.
  4. Raffreddare correttamente, utilizzando il ghiaccio in modo efficace senza annacquare il drink. In
    alternativa, raffreddare direttamente i bicchieri. Aggiungere questo passo alla preparazione dei cocktail darà una piacevole sensazione di freschezza al palato.
  5. Selezione dei bicchieri: ogni cocktail vorrebbe il suo bicchiere, esattamente come le pietanze. Senza
    rifare la cristalliera, se si hanno dei tumbler bassi, i classici bicchieri da acqua, o alti per le bibite, e
    dei calici da vino, si ha tutto il necessario per lasciare tutti di stucco.
  6. Decorazione creativa: prestate attenzione alla presentazione dei cocktail e il gioco è fatto. Una
    fetta di agrumi, una ciliegia, una foglia di menta o una cannuccia colorata faranno la differenza.
  7. Mescolare o agitare adeguatamente: prima di tutto, imparare quando mescolare o agitare. Agitare
    è ideale per cocktail con ingredienti diversi; mescolare è perfetto per drink meno complessi. A voi la
    scelta.
  8. Curiosità e ispirazione: via libera alla curiosità consultando libri, tutorial online o visitando bar. È
    utile lasciarsi ispirare dalle stagioni, dai gusti personali, dai luoghi di provenienza dei prodotti, dai
    profumi di un viaggio.
  9. Personalizzazione e fantasia: se personalizzare i cocktail in base ai gusti degli invitati è doveroso,
    l’immaginazione resta comunque la chiave di ogni successo. Osare con i sapori, da scoprire direttamente in casa. Una spruzzata di aceto balsamico o una goccia di essenza di vaniglia possono portare questo Happy Hour a un livello inaspettato.
  10. Un gioco di equilibri: un drink si sviluppa scegliendo una base alcolica, aggiungendo una componente dolce e poi una parte acida, che dev’essere leggermente maggiore della parte zuccherina, equilibrando e smorzando il tenore alcolico del cocktail. Qualunque ingrediente scelto dev’essere in armonia e nessuno deve prevalere eccessivamente sul risultato finale.

Due esempi di drink semplici da realizzare

  • MAYFAIR LADY

4 cl di gin
15 cl di soda al pompelmo rosa

preparare un happy hour in casaIn un bicchiere alto, pieno di ghiaccio, versare 4 cl di gin e colmare con la soda, mescolare
delicatamente. Guarnire con una fetta di pompelmo rosa e a piacere qualche foglia di rosmarino.

Consiglio: per chi non avesse in misurino graduato o un jigger può dosare con un piccolo bicchiere da liquore o riempiendo di gin mezza tazzina da caffè.

  • PARADISE LOST

2 cl di vermut
10 cl di ginger ale

Versare il vermut nel bicchiere pieno di ghiaccio, colmare con il ginger ale, guarnire con:
Una fetta di limone
Una  fetta d’arancia
Un ciuffo di menta
Una rondella di cetriolo
Una ciliegia al maraschino

Consiglio: se avete altra frutta a disposizione sperimentate i nuovi sapori, una piccola costa di sedano con cui girare anche il cocktail potrebbe sorprendervi.

 

 

 

Prima Foto di Helena Lopes: https://www.pexels.com/it-it/foto/persone-che-bevono-liquori-e-parlano-sulla-foto-del-primo-piano-del-tavolo-da-pranzo-696218/

Seconda Foto di fauxels: https://www.pexels.com/it-it/foto/gruppo-di-persone-che-fanno-pane-tostato-3184183/

Terza Foto di Nicole Michalou : https://www.pexels.com/it-it/foto/famiglia-che-celebra-il-natale-tenendo-le-stelle-filanti-in-fiamme-5778892/

About Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »