Non c’è periodo dell’anno, come quello delle festività natalizie in cui ci troviamo, che si presti più di altri a fare riflessioni e buoni propositi, e questo vale anche sul piano alimentare.
Da una parte si pensa a cosa cucinare e preparare per i vari pranzi e cene di vigilie, Natale e Capodanno, dall’altro ci si preoccupa delle abbuffate e con esse delle calorie che verranno ingerite.
Ma come possiamo difenderci da questa minaccia?
La Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) ha preparato, con il supporto del dott. Umberto Scognamiglio, membro del Consiglio Direttivo SINU e Primo Ricercatore CREA Centro di ricerca alimenti e nutrizione, alcuni suggerimenti utili per sopravvivere alle feste natalizie senza stress e sensi di colpa per la overdose di cibo.
Due giorni di festa sono già trascorsi, ma forse possiamo ancora intervenire in tempo per quelli che verranno.
Buoni propositi per i giorni di festa
Se contiamo i giorni realmente festivi del Natale, le date sono essenzialmente quattro: le due vigilie e i relativi Natale e Capodanno, due li abbiamo appena trascorsi.
Anche se in questi quattro giorni dovessimo ‘abbuffarci’ come se non ci fosse più un domani, la quantità di calorie ingerite non giustificherebbe mai quei chili in eccesso che siamo soliti lamentare dopo le feste.
La ragione è nel fatto che i giorni delle abbuffate hanno inizio il 24 dicembre e proseguono sino al 7 di gennaio.
Le cause?
Spesso acquistiamo troppo, più del dovuto! Acquistiamo scegliendo la quantità e puntando meno che alla qualità. La paura, poi, di buttare o i sensi di colpa di non sprecare fanno il resto.
Allora ecco che le cene e i pranzi si moltiplicano per l’intero periodo festivo.
Sarebbe utile, invece, alternare ai pranzi e cene ‘liberi’ dei giorni strettamente di festa, un regime alimentare più leggero e secondo i principi della dieta mediterranea per il resto del periodo, in modo da ridurre i giorni dedicati agli eccessi e seguire una alimentazione sana ed equilibrata.
Buoni propositi riguardanti lo spreco alimentare
L’indagine CREA sullo spreco alimentare nelle famiglie, condotta dall’Osservatorio sulle eccedenze sui recuperi e sugli sprechi alimentari (OERSA), dichiara che il 77% delle famiglie intervistate getta via cibo.
A finire nel cassonetto sono principalmente frutta, verdura e pane.
Stando agli analisti di Ener2Crowd, piattaforma green, quest’anno, nel periodo delle feste, si getteranno oltre 500mila tonnellate di cibo, corrispondenti a più di 80 euro per nucleo familiare: uno spreco enorme che porta anche a un’impennata del livello di inquinamento, dal momento che ogni tonnellata di rifiuti alimentari produce 4,2 tonnellate di CO2.
Si calcola che circa il 5% dei cibi che compriamo durante le feste di Natale non verrà consumato e sarà buttato.
Avere un’idea più chiara su cosa scegliamo di cucinare e soprattutto per quante persone dobbiamo preparare, ci consentirà di fare acquisti più ragionati. La classica lista degli alimenti da comprare è sempre una valida strategia.
Poniamo attenzione alle adescanti offerte del 3×2 ed evitiamo di essere tentati dalla ‘gola’. Meglio a questo punto recarsi a fare la spesa dopo aver mangiato.
Attenzione, inoltre, a chi ha i figli piccoli, questi ultimi spesso hanno una grande influenza sugli acquisti della famiglia, anche di cose non strettamente salutari dal punto di vista nutrizionale.
Stare a dieta o muoversi di più?
In questi giorni leggiamo moltissime proposte di diete per superare le feste.
Ci sono quelle tradizionali del digiuno, declinato in tutte le sue varianti, alle diete detossificanti, o a quelle con tisane ‘sgonfianti’.
Forse vale la pena ricordare che il termine ‘dieta’ si riferisce a ‘stile di vita’ ovvero a una dieta bilanciata, combinata a uno stile di vita attivo, che preveda la pratica quotidiana di attività fisica, aiuta a mantenere un peso corporeo adeguato, permettendo una crescita più armoniosa da un punto di vista fisico e più serena da un punto di vista psicologico.
Appare chiaro che i diversi tentativi di ‘diete’ pre e post natalizie a nulla servono, se non inserite in un cambiamento delle abitudini di vita, questi dovrebbero essere i veri ‘buoni propositi’.
Più che la dieta del prima o dopo le feste, sarà importante pensare a fare più esercizio fisico e a tale scopo possono tornare utili le indicazioni contenute in questa breve tabella, che riportano alcuni esempi del tempo necessario a smaltire le calorie di alcune pietanze tipiche del periodo natalizio.
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Chilocalorie apportate da alcuni alimenti e tempo necessario per smaltirle svolgendo alcune attività
Alimento Quantità Energia Kcal Stare in piedi Camminare Bicicletta
Tortellini in brodo 100 g 506 5h 49’ 2h 10’ 1h 26’
Cosciotto di agnello 100 g 118 1h 21’ 30’ 20’
Fritto misto calamari 150 g 255 2h 55’ 1h 5’ 43’
Cotechino e lenticchie 100 g 487 5h 34’ 2 h 1h 22’
Frutta secca 30 g 195 2h 14’ 49’ 33′
Pandoro 100 g 402 4h 36’ 1h 42’ 1h 8’
Panettone 100 g 337 3h 51’ 1h 25’ 57’
Spumante 125 ml 109 1h 15’ 28’ 18’
Se aumentiamo il livello di attività fisica, otteniamo due risultati: l’aumento del dispendio energetico, ma anche lo sviluppo e il mantenimento della massa muscolare, che a sua volta aumenta il metabolismo di base.
Tra i buoni propositi per il 2024 potremmo, quindi, inserire questi importanti elementi: ridurre i giorni di
pranzi e cene, sprecare meno e muoversi di più.
Copertina Foto di picjumbo.com: https://www.pexels.com/it-it/foto/bicchiere-trasparente-a-stelo-lungo-196648/
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